Mk&Partners

Mk&Partners

domenica 30 settembre 2012

Vita in condominio: i rumori molesti da appartamento

Tum Tum, pam pam, tick tick, trrrrrrrr … e tutto nel bel mezzo della notte.

Ebbene si cari amici, oggi affrontiamo un tema di grande attualità, ma, purtroppo, spesso sottovalutato e minimizzato, vale a dire i rumori molesti da appartamento.
 
Ditemi la verità, chi di voi non ha avuto vicini di casa rumorosi.

Liquidati troppo spesso quali questioni bagatellari di poca importanza, i rumori da appartamento sono un problema sociale serio, spesso balzato alle luci della cronaca, come accaduto proprio pochi giorni fa.

Musica ad alto volume, bricolage, urla, mobili che strisciano, calpestio e chi più ne ha più ne metta.

Certo, vi sono diverse categorie e diversi livelli di rumore, ma nei casi più gravi le immissioni di rumore possono riverbersi in modo negativo sulla psiche e sulla sua salute fisica di una persona.

Stress, mancanza di sonno, stati di ansia, attacchi di panico sono il minimo comune denominatore di chi deve convivere con questo tipo di situazioni.

Si sa, il limite tra il diritto di essere liberi in casa propria ed il diritto alla quiete domestica, in questi casi è molto sottile e labile.

La lentezza della giustizia, poi, contribuisce a far incancrenire la situazione ed incrementare la litigiosità tra le parti.

In questi casi, in primo luogo, naturalmente, bisogna cercare di gettare acqua sul fuoco e di essere tolleranti, in quanto il diritto al silenzio assoluto non esiste ed alle abitudini dei vicini di casa, soprattutto per chi abita in condominio, bisogna farci il callo.

In caso contrario sarebbe il vostro vicino ad essere ostaggio in casa propria e a non potersi dedicare in modo sereno alle proprie occupazioni.

Mi è capitato il caso di una ragazza che si è vista recapitare la lettera di contestazione di un legale, in quanto un giorno dovette rientrare in casa alle 6.00 del mattino per prendere il cellulare, lasciato sbadatamente sul letto, e nella fretta provocò un po’ di rumore.

Come dicevano i romani, in medio est virtus e bisogna contemperare due interessi contrapposti.

Se effettivamente il vostro vicino ha abitudini o hobby la cui rumorosità supera la normale tollerabilità ed è sordo alle vostre lamentele, bisogna agire giudizialmente.

E allora, vi starete chiedendo: cosa dobbiamo fare?!?

Innanzi tutto, registrate, registrate e registrate, procuratevi dei testimoni e verificate se i rumori sono percepiti da altri condomini.

Poi, cercate di procurarvi un minimo intervento delle forze dell’ordine, anche se solo nella forma dello scambio di generalità ed ora vi spiego perché.

Soprattutto se gli agenti interverranno in ore notturne, ci sarà un primo indizio a riprova della veridicità delle vostre ragioni.

Non dimentichiamoci che al cospetto delle forze dell’ordine molte persone potrebbero, a propria discolpa, fare rilvelazioni interessanti, che in linea teorica saranno messe nero su bianco nella relazione di servizio degli agenti.

Magari il vicino riferirà di soffrire di insonnia e di riuscire a dormire solo suonando la chitarra elettrica.

Poi con il verbale di intervento e le vostre registrazioni, rivolgetevi all’amministratore di condominio o ad un legale per diffidare il vicino dal perseverare con la propria condotta.

Se prima della lettera del legale, o di un richiamo informale, il saltellare per casa della vicina alle 3.00 del mattino con le zeppe ai piedi può avere carattere inconsapevole, una volta che al vicino è noto che la sua azione arreca disturbo e danno, si può ben presumere che il ripetersi di quelle medesime condotte possa essere fatto con cognizione di causa, o quanto meno accettandone i rischi e le conseguenze.

Nel caso in cui le molestie non dovessero cessare (e questa è la stragrande maggioranza dei casi), lo step successivo è quello di presentare una dettagliata denuncia-querela, ove dovrà essere esposto nei particolari il tipo di condotte moleste, con l’indicazione di date e la descrizione degli episodi più significativi nonché degli effetti delle molestie sulla vostra salute.

Nella denuncia si dovrà anche fare una attenta ricostruzione dell’animus agendi, per indicare agli inquirenti elementi utili a determinare se le condotte moleste sono volontarie e, quindi, dolose, o meno.

Questa fase è delicatissima, in quanto dalla stessa dipende la qualificazione del reato.
Infatti, a livello penalistico una condotta molesta può assumere diverse connotazioni a seconda delle modalità pratiche di svolgimento ed alle conseguenze sulla vittima, che vanno dai semplici rumori molesti (disturbo della quiete pubblica) sino alla nuova figura dello stalking condominiale.

Ebbene sì cari amici, spesso i rumori da appartamento trascendono in vere e proprie condotte persecutorie sussumibili nel reato di stalking.

Si sa. Purtroppo, alcune persone, di fronte ad un appunto sulla correttezza delle proprie abitudini, anziché fare un po’ di autocritica e cambiare atteggiamento, hanno la reazione inversa ed i rumori assumono la forma di vere e proprie persecuzioni (e quindi si può parlare di stalking condominiale).
In questo ultimo caso, la reazione dell’ordinamento giuridico è molto forte, in quanto può essere anche disposto l’allontanamento del vicino rumoro dalla propria abitazione.

Sempre più numerose sono le sentenze che riconoscono nelle fattispecie di rumori molesti la sussistenza del reato di stalking.

In ogni caso, fatta la denuncia-querela, si potrà agire anche in sede civile tanto in via cautelare e di urgenza, per ottenere la cessazione dei rumori molesti e l’adozione di misure necessarie a neutralizzarli (insonorizzazione degli ambienti a cura e spese del molestatore), quanto in via ordinaria per ottenere il risarcimento del danno integrale.

Sul punto è sempre importante verificare l’esistenza del regolamento di condominio, in quanto la presenza del medesimo sposta automaticamente la competenza in capo al Tribunale (se il risarcimento del danno richiesto supera l’importo di € 5.000,00) e muta la ripartizione dell’onere probatorio tra le parti.

Ed infatti, sia con riferimento all’azione civile che all’azione penale, per sostenere le proprie ragioni in giudizio servono delle prove.

La prova de rumori molesti può essere fornita tanto con testimoni quanto con registrazioni fonografiche, senza necessità di costose verifiche da parte di esperti, che comunque male non fanno.

La soglia di tollerabilità di cui alle norme civilistiche e penalistiche non è legata a parametri legali, ma è oggetto di valutazione da parte del Giudice. Le lezioni di ballo o i giochi dei bambini alle 3.00 del mattino, anche se non producono rumori oltre soglia (il che è difficile), sicuramente violeranno gli artt. 844 e 2043 cod. civ.

Per il resto, la giurisprudenza ha sfornato numerose decisioni in cui si esprime un deciso favor, anche sotto il profilo probatorio, per la vittima.

Per concludere, il mio consiglio cari amici è quello di rispettarvi a vicenda e, se vi vengono mosse delle critiche ragionevoli e fondate, su abitudini che possono arrecare fastidio, di lavorare per trovare una soluzione che soddisfi entrambe le parti.

Naturalmente, è inutile dirlo, non cercate di vendicarvi nei confronti di chi vi ha mosso una critica, in quanto, oltre ad essere sbagliato, potreste rischiare di incorrere in una condanna penale per stalking, reato gravissimo.







137 commenti:

  1. La giurisprudenza più recente ha riconosciuto nelle fattispecie più estreme la sussistenza del reato di stalking, previsto e punito dall'articolo 612 c.p. Infatti molto spesso i vicini rumorosi pongo in essere delle vere proprie aggressioni persecutorie ed emulative che ingenerano nelle vittime stati d'ansia e paura. In tali casi si profilano tutti gli elementi integrativi propri dello stalking.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Gentile Avvocato, abito in un condominio di recente costruzione. Tra un appartamento e l'altro è del tutto assente qualsiasi forma di isolamento per cui si sente tutto ciò che fanno i vicini. Il mio problema nasce dal fatto che dietro la parete della mia camera da letto ( quella dove peraltro ho il letto) c'è un ufficio tecnico. I computer del suddetto ufficio restano accesi giorno e notte. La notte, ahimè, non riesco a dormire per il continuo fruscio proveniente dall'ufficio e riconducibile alle ventole dei pc. Ho già segnalato la situazione al proprietario nonché titolare dell'attività svolta nel suddetto ufficio ma il problema a tutt'oggi permane.

      Elimina
    2. Gentile avvocato abito in una palazzina di 4 inquilini io sono al piano rialzato e sopra di me una famiglia di 2 adulti e 2 bambine....succede che ogni fine settimana questi quando escono tornano a casa talmente bevuti e iniziano a litigare fortemente ribaltando mobili ecc ecc da sotto sentiamo ogni singola parola anche le bambine disperate ho chiesto anche aiuto alla padrona di casa e la sua risposta è stata quella che il suo legale le ha consigliato di non intromettersi altrimenti rischierebbe che questi non le paghino più l'affitto x dispetto.....premetto che non esiste un amministratore xcui io come posso comportarmi? Ho un locale che apro alle 5 di mattina e non riuscendo a dormire x me e mio marito non e' facile anzi è causa di ansia stress e nervosismo....possibile che la proprietaria non possa fare niente?

      Elimina
  2. Gentile Avvocato, il suo intervento è stato molto esaustivo.
    ma le varie situazioni elencate valgono anche in orari non ritenuti "protetti". le faccio un esempio, bambini che saltano lanciano oggetti giocano a pallone in casa ed i genitori non fanno alcunchè per regolarli, anzi, sono anche loro rumorosi: trascinamento di sedie, urla e schiamazzi, tv ad alto volume....il tutto in un arco di tempo che va dalle 9 del mattino alle 23 circa.
    dimenticavo, più volte sono stati richiamati verbalmente e mediante missive dell'amministratore.

    RispondiElimina
  3. Caro lettore, la legge punisce tutte le condotte di soggetti che arrechino disturbo alle occupazioni ed al riposo delle persone. Il caso da Lei esposto rientra a tutti gli effetti nella fattispecie di abuso della proprietà e di immissioni di rumori molesti. Da quello che ho potuto capire c'è stato l'intervento dell'amministrazione condominiale e devo presumere che i rumori arrechino disturbo a diverse persone. Bisogna anche verificare eventuali previsioni sul punto del regolamento condominiale, anche al fine di individuare l'autorità giudiziaria competente.

    RispondiElimina
  4. La ringrazio della risposta.
    il regolamento purtroppo non dice molto è peraltro assai vecchio....tanto per farLe un esempio "è vietato suonare il pianoforte dopo le 23 e prima delle 8". ho letto su vari siti e mi pare di averlo intuito anche dalle sue parole, che è molto difficile provare la "tollerabilità" del rumore in sede civile. quindi visto che i vicini-inquilini (i proprietari interpellati ed avvisati dei loro inquilini "casinisti" se ne fregano)fanno orecchie da mercante l'unica strada che mi rimane per mantenere la mia sanità mentale è la diffida e se ancora non capissero, il giudice penale.
    grazie ancora del tempo dedicatomi.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Caro lettore, per valutare l'adeguatezza del regolamento di condominio dovrei esaminarlo. Per quanto riguarda il concetto di tollerabilità in ambito civilistico, è il Giudice a valutare la tollerabilità dell'immissione, in base alle circostanze del caso concreto, emancipandosi dai valori di rumore consentiti dalla regolamentazione amministrativa. In poche parole è il tipo di rumore ad essere valutato. Anche la biglia fatta strisciare sul pavimento è stata considerata immissione molesta.
      Naturalmente servono fonti di prova al riguardo, ma la giurisprudenza sul punto è abbastanza favorevole alla vittima.

      Elimina
  5. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

    RispondiElimina
  6. Gentile Avvocato , abito in un condominio di 6 famiglie , e molto spesso il nostro vicino sottostante viene a lamentarsi con la baby-sitter e i nostri 2 figli di 10 e 5 anni quando non ci siamo noi.
    Premetto che come tutti i bambini la mattina vanno a scuola mentre tre volte a settimana di pomeriggio vanno a scuola calcio , un paio di giorni a settimana dopo aver fatto i compiti che normalmente finiscono per le 17 giocano nella loro cameretta o con una palla di spugna o a fare la lotta o a ballare con la musica a volume moderato.
    Il nostro vicino che ha la sua zona lettura sotto la cambretta dei bambini si lamenta di continuo che i bambini fanno rumore correndo e facendo rumori con la palla. Ultimamente ho avuto una lite verbale.
    Volevo chiedere i miei bambini possono giocare o saltellare , come fanno tutti i bambini dalle 17 alle 19 ?

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Caro lettore, come ho già avuto modo di evidenziare in una precedente risposta, la legge punisce tutte le condotte che arrechino disturbo alle occupazioni ed al riposo delle persone, mediante immissioni che superino la soglia della normale tollerabilità.

      Il concetto di normale tollerabilità non ha valore assoluto, ma deve essere valutato caso per caso, senza che sia neppure necessario il ricorso a rilevazioni tecniche. Si consideri, inoltre, che dai rumori molesti potrebbero derivare per chi li subisce lesioni alla salute più o meno gravi.

      Le faccio questa premessa per invitarla a non affrontare la situazione con leggerezza e a non partire dal presupposto che i suoi figli abbiano un diritto incondizionato a giocare. Spesso, infatti, quando si parla di rumori molesti, si pensa a situazioni bagatellari di scarso rilievo sociale e giuridico e si parte dal presupposto erroneo che in casa propria si fa quello che si vuole.

      Al contrario,invece, la Giurisprudenza ha compreso che la pace domestica è un principio fondamentale e punisce molto severamente gli autori di immissioni, che potrebbero anche rispondere del reato di stalking (ma mi pare di capire che non è questo il suo caso).

      Converrà sul fatto che due bambini di 5 e 10 anni possono, con i loro giochi, produrre rumori superiori alla soglia della normale tollerabilità, che potrebbero avere conseguenze negative sulla salute di chi li subisce.

      Tali condotte configurerebbero un chiaro illecito civile (per quanto concerne i profili penalistici, invece, non ho abbastanza elementi per verificare eventuali ipotesi di reato, di cui naturalmente rispondebbero i genitori).

      Peraltro, consideri che il suo condominio potrebbe essere dotato di un regolamento, che potrebbe addirittura vietare qualsiasi attività, anche ricreativa, che provochi rumore. Con la conseguenza che le immissioni rumorose avrebbero natura di illecito contrattuale e non più extracontrattuale, circostanza non da poco, soprattutto con riferimento alla ripartizione dell'onere della prova.

      Per tale ragione la risposta al suo quesito non risiede tanto nell'orario in cui i suoi figli sarebbero soliti giocare in casa, quanto nell'effettiva rumorosità dei loro giochi, che potrebbe essere presunta dalla tipologia di attività che mi ha descritto.

      Ciò detto, consiglio vivamente di mantenere la calma ed evitare liti inutili, che potrebbero avere effetti controproducenti.

      Provi, invece, a razionalizzare ed a far visita al suo vicino mentre i suoi figli giocano, per verificare se le contestazioni sono fondate. Nel caso lo siano, la invito vivamente a scusarsi con questa persona ed a prendere provvedimenti, magari insonorizzando la stanza dei suoi figli o vientando loro questo tipo di attività ludiche.



      Elimina
    2. Ben detto. Una delle migliori risposte ad un simile quesito trovate in rete.
      Non perché sono bambini possono produrre tutto il baccano che vogliono: sta ai genitori insonorizzare la stanza giochi, portarli al parco o comunque adottare soluzioni per eliminare le immissioni contro i vicini.

      Elimina
    3. Ben detto.. questo è il classico genitore che fa paura: "diritto dei miei bambini a giocare.." Ma di cosa parla? insegni piuttosto l'educazione ai suoi figli che appunto sono suoi e non dei suoi vicini che non hanno alcuno volglia di sorbirseli.

      Elimina
    4. Convengo con l'avvocato e deploro l'attegiamento di ogni genitore icapace di educare il figlio al rispetto altrui. Dovete vigilare sui vostri figli e se questi arrecano danno ne rispondete in pieno.

      Elimina
  7. Egr. Avvocato, abito in un appartamento in villa con giardino privato, e sopra la mia abitazione vi sono due appartamenti.
    In uno dei due appartamenti vi abita una coppia che ha un bambino di circa 2 anni che tutte le sere verso le ore 20 corre continuamente per circa mezzora, durante i week-end ovviamente il tempo in cui gioca correndo si ripartisce in varie fasce orarie del sabato e della domenica.
    Giorni fà dopo che il bambino stava giocando con un amichetto con un notevole aumento del rumore, mi sono permesso di chiamare il padre facendogli notare del disturbo che stava provocando il bambino con l'amichetto, ricevendo come risposta che stavano giocando due bambini e che dovevo capire.
    io posso capire un giorno ogni tanto ma quando il rumore continuo è la normalità e l'eccezzione è un'amplificazione del rumore, non mi sembra corretto.
    Infine faccio notare che il mio vicino nonostante sia già stato avvisato, quando sposta un mobile (sedie tavolo ecc.) non alza ma trascina lo stesso e quindi il rumore viene amplificato.
    Le chiedo cortesemente, se possibile, di consigliarmi quale soluzione posso mettere in atto.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Caro lettore, rispondo brevemente alla Sua richiesta rilevando quanto segue.

      Dalla Sua spiegazione, si evince che il rumore è circoscritto ad alcuni momenti della giornata, alle ore 20.00 circa, e, salvo eccezioni, non si protrae mai per più di mezz’ora ad episodio (per un totale, si può dire, di un’ora al giorno).

      Certo, non dubito che la situazione, seppur nel breve arco temporale in cui si inserisce, provochi in Lei disturbo e fastidio.

      Tuttavia, sarebbe opportuno verificare l'effettiva entità del rumore nonché la sua durata nel tempo e la sua intollerabilità, onde poter stabilire se, al di là del fastidio, si può parlare nel vostro caso di vero e proprio illecito civile e di danno ingiusto, con relativa possibilità di intervenire mediante un’azione giudiziaria civile e penale.

      E' comunque importante verificare cosa dice il regolamento di condominio in materia, in quanto la presenza di clausole che vietano condotte rumorose muta la configurazione dell’illecito di immissioni moleste da illecito extra contrattuale ad illecito contrattuale, con importanti conseguenze sul piano dell’onere della prova.

      Nel caso in cui si trattasse davvero di immissioni moleste, si tratterebbe di problematica senza dubbio civilistica, con eventuali profili penalistici con riferimento alla normativa di cui all’art. 659 c.p. in materia di rumori molesti e di lesioni ai Vostri danni; escludo, invece, nel caso di specie, una condotta persecutoria da parte dei Vostri vicini, trattandosi di giochi di minori (come dice Lei, di notte queste persone dormono sonni tranquilli).

      Quanto ai risultati ottenibili con l’azione giudiziaria, oltre al risarcimento dei danni, il Giudice (in questo caso il Giudice di Pace), anche in via cautelare (il Tribunale), potrà ordinare la cessazione dei rumori nonché l’adozione da parte dei Vostri vicini di misure atte ad assorbirli (come, ad esempio, l’insonorizzazione a loro spese).

      Elimina
  8. Egr. Avvocato, innanzitutto complimenti per il forum, è davvero molto utile.

    Volevo porle il seguente quesito: ho la sfortuna di avere al piano superiore un appartamento in cui viene esercita l'attività di affittacamere; ovviamente tale situazione comporta la produzione di rumori a tutte le ore, soprattutto quelle notturne (dato lo spirito "vacanziero" degli avventori, questi tornano in piena notte) con produzione di schiamazzi, spostamento di mobili, camminate con i tacchi e docce.

    IL proprietario dell'appartamento da me interpellato declina ogni responsabilità mentre l'affittuario (e gestore dell'attività) si rifugia dietro una finta aurea di accondiscendenza e scuse di circostanza che lasciano tutto come prima; non è utile ovviamente il contatto diretto con gli occupanti dato il ricambio frequente che interrompono il nostro sonno (e quello di mia figlia di 2 anni) costringendoci ad attendere, spesso per diverse ore, che vadano loro a dormire.

    Volevo chiederle un'opinione su due aspetti:
    1) E' vero che l'attività di affittacamere è equiparabile a civile abitazione anche in caso di attività predominante (anzi esclusiva) del locale e anche quando quest'attività è pubblicizzata e presente sui vari siti alberghieri tipo booking.com?

    2) I rumori che sentiamo sono estremamente limpidi, ho il sospetto che nei lavori di ristrutturazione abbiamo assottigliato il solaio... come si può fare per ottenere una perizia in termini di valutazione dell'intensità di rumore?

    Collegandomi a quest'aspetto, faccio inoltre presente che l'appartamento è stato dotato di 4 bagni e due di questi sono in corrispondenza delle mie camere da letto; esiste qualche norma che regola la costruzione di bagni al di fuori della collocazione originale e nel caso l'obbligo a provvedere ad un adeguato isolamento acustico?


    Grazie infinite per il feedback che potrà darmi.

    Saluti

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Caro lettore, l'attività di affittacamere può essere svolta in modo professionale o non professionale, ma non comporta mai la mutazione della destinazione d'uso dei locali, che continua ad essere quella di civile abitazione.

      In ogni caso, l'affittacamere deve acquisire, prima di iniziare l'attività, una certificazione relativa all'impatto acustico sulle abitazioni confinanti.

      Non mi risultano, invece, limitazioni di legge quanto al numero di bagni, dato che l'affittacamere deve avere almeno un bagno ogni n. 6 posti letto o frazione di sei superiore a due - e quindi tre (questo il dettato normativo per la Provincia di Milano - non so da dove Lei mi scriva), il che mi fa pensare che l'attività esercitata nell'appartamento de quo potrebbe essere irregolare.

      Dal numero elevato di bagni si potrebbe presumere che la struttura possa essere organizzata per la ricezione di un numero di persone maggiore rispetto a quello ex lege consentito (12 persone).

      In ogni caso, specifico che non è il proprietario dell'immobile a stabilire i suoi profili di responsabilità, ma è la legge a deciderlo.

      Sul punto, bisognerebbe acquisire assolutamente il regolamento di condominio, anche per verificare eventuali limitazioni allo svolgimento di determinate attività.

      E', comunque, di fondamentale importanza capire se l'attività venga esercitata in modo professionale, in quanto la disciplina tra rumori molesti provocati nell'ambito di attività imprenditoriale ha alcune peculiarità, tra cui, in primis, la necessità di richiedere l'intervento dell'ARPA, per i rilievi del caso, anche se le registrazioni home made non fanno mai male.

      Poiché l'ARPA ha tempi di intervento molto lungi, è comunque prefiribile procedere, contestualmente alla relativa richiesta di intervento, con le necessarie azioni civili e penali, sulla base di registrazioni e dichiarazioni testimoniali.

      Aggiungo, per concludere, che vi sarebbe un importante profilo di irregolarità se il Suo vicino avesse dichiarato che l'attività di affittacamere non è professionale ma, in realtà, non dovesse essere così. La pubblicizzazione su siti specializzati quali booking.com, il numero elavato di bagni (il che presuppone anche un certo investimento nel business), una presenza importante di ospiti, nonché il comportamento apparentemente conciliante e cordiale del vicino, sono tutti elementi che fanno pensare non solo ad una gestione professionale, ma anche non del tutto regolare dell'attività.

      Per cui il mio consiglio è quello di esaminare il regolamento condominiale e partire subito con una diffida formale, per vedere la reazione del proprietario e del gestore.

      Elimina
    2. Gentile Avvocato, innanzitutto la ringrazio per la cortese e approfondita risposta.

      Le confermo che purtroppo il regolamento di condominio, essendo vetusto, non impedisce l'attività di affittacamere, ma viete solo una destinazione diversa dalla civile abitazione e, sulla base di quanto lei mi conferma, l'affittacamere invece lo è.

      Volevo solo approfondire l'aspetto della certificazione relativa all'impatto acustico:
      -quale ente la rilascia all'esercente?
      - immagino che per procurarsela debbano fare dei rilievi recandosi anche negli appartamenti confinanti, cosa che, almeno nel mio, non è avvenuta.
      - posso chiedere io personalmente al gestore di esibire tale certificazione? e nel caso ne fosse sprovvisto che margine di azione avrei nei suoi confronti? Sarebbe costretto a mettersi in regola e sarebbe comunque necessaria un'azione legale?

      La ringrazio infinitamente per l'attenzione e le faccio i complimenti per il blog.

      Cordiali Saluti

      Elimina
    3. Caro Lettore,

      le regole in proposito variano da regione a regione.

      A mio avviso la soluzione al problema non sta tanto nella presenza o meno della suddetta certificazione quanto nella presenza di rumori molesti ed eventuale esercizio di attivitá irregolari (alberghiera).

      Bisogna inviare una diffida formale e vedere quali sono i punti deboli sui quali focalizzare l'attenzione.

      Saluti.

      Avv. Renato Musella


      Elimina
  9. Salve, volevo porre il mio problema nella speranza di una soluzione del caso. Risiedo in un condominio ove la famigia che abita sotto di me, composta da 2 persone adulte più (un bambino di 10 anni ed uno di 9/10 mesi). Da circa due mesi è iniziato il "calvario". I rumori iniziano alle 18,00 fino alle 21,00 circa con trascinameto di sedie, tonfi , trascinamento di mobili (lettino di legno del piccolo) corse con i talloni lungo la casa!. Ho provato a dialogare con la controparte, ma a risposta ho ottenuto quanto segue: Se non riesci a dormire mettiti i tappi nelle orecchie; Sai il bambino grande è un pò vivace!!. Premetto che il mio coniuge fà un lavoro che la costringe ad alzarsi presto alla mattina (tra le 02,30 e le 03,30), quindi di conseguenza alla sera è costretta a coricarsi verso le 18,00/19,00.
    Quando una persona si mette a dormire e viene svegliata da detti rumori logicamente si innervosisce e prima di riprendere sonno passa diverso tempo peggiorando così anche la qualità della vita!. Ma è mai possibile che uno debba spsotare i mobili tutte le sere senza il minimo rispetto per gli altri?.
    Abbiamo provato a farlo riprendere dall'amministratore dello stabile ma il risultato sperato è stato solo transitorio!.
    Faccio presente che tale rumore viene pecepito distintamente anche dall'inquilino che abita sopra di me!!. Come posso agire per tutelare i mie diritti. In attesa di una sua gradita indicazione. Cordialmente.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Caro lettore, immagino che la situazione provochi in Voi disturbo e disagio, soprattutto per il fatto che dobbiate alzarvi molto presto alla mattina e, quindi, le molestie provocate dai vicini rumorosi Vi sottraggono ore di riposo preziose.

      La risposta del suo vicino, poi, "mettiti i tappi nelle orecchie ... il bambino grande è un po' vivace", è imbarazzante. Forse dover mettere mano al portafogli per risarcirVi il danno ingiusto cagionato, darà una lezione di vita a questa persona.

      Da quanto mi riferisce, nel Suo caso vi sarebbe senz'altro un illecito civile, con evidenti implicazioni penalistiche con riferimento alla normativa di cui all’art. 659 c.p. in materia di rumori molesti e di lesioni ai Vostri danni; escludo, invece, nel caso di specie, una condotta persecutoria da parte dei Vostri vicini, trattandosi di giochi di minori.

      Certo per poter esperire vittoriosamente un giudizio civile e penale servono delle prove, ragione per cui Vi invito vivamente ad iniziare a procurarVele.

      Se vi è un altro condomino disturbato dalle condotte moleste dei Suoi vicini, cerchi di convincerlo ad agire giudizialmente, magari con azioni separate, in modo che ciascuno di voi possa testimoniare per l'altro.

      Aggiungo, inoltre, che è sempre di fondamentale importanza verificare cosa dice il regolamento di condominio in materia, in quanto la presenza di clausole che vietano condotte rumorose muta la configurazione dell’illecito di immissioni moleste da illecito extra contrattuale ad illecito contrattuale, con importanti conseguenze sul piano dell’onere della prova.

      Da ultimo, quanto ai risultati ottenibili con l’azione giudiziaria, oltre al risarcimento dei danni, il Giudice, anche in via cautelare, potrà ordinare la cessazione dei rumori nonché l’adozione da parte dei Vostri vicini di misure atte ad assorbirli (come, ad esempio, l’insonorizzazione a loro spese).

      Elimina
  10. Gentile Avvocato, la ringrazio innanzi tutto per la pronta e quanto mai esauriente risposta!. Volevo però sapere se possibile: per procurarsi delle prove quali registrazioni sonore reltive ai rumori percepiti occore procurarsi un particolare registratore di una certa sensibilità e se si dove reperire tale strumento?. Nel ringraziarLa ancora una volta per il suo intervento, colgo l'occasione per inviarle cordiali saluti.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Caro lettore, naturalmente, può acquistare un fonometro più o meno professionale, anche se possono bastare registrazioni semplici e prove testimoniali, in quanto, a prescindere dalla loro intensità, alcune tipologie di rumori, soprattutto se si inseriscono in determinati contesti (vd. rumori notturni), sono per definizione fastidiosi. In questi casi basta che il rumore sia sufficientemente nitido da poter essere colto da qualsiasi registratore.

      Per farle un esempio, ci sono stati precedenti giurisprudenziali in cui è stata riconosciuta la responsabilità di vicini che facevano strusciare biglie (in quel caso l'isolamento acustico doveva essere davvero scadente) o di padroni di animali per il ticchettio sul pavimento delle unghie dei loro amici a quattro zampe.

      Elimina
    2. Gentile Avvocato, nel caso particolare in cui i rumori notturni sono rappresentati da gravi liti reiterate che impediscono di dormire, oltre a creare un clima di agitazione e disagio personale, è ancora possibile utilizzare le registrazioni come prova? Si distinguono benissimo le voci dei partecipanti, e ben spesso si identificano nitidamente i dialoghi (se così vogliamo chiamarli). In questo caso, utilizzare queste registrazioni come prova (e quindi, necessariamente diffonderle consegnandole ai carabinieri, oppure ad un giudice) non potrebbe espormi formalmente ad una controdenuncia per violazione della privacy, o qualcosa di simile?
      Purtroppo i carabinieri la prima volta non mi risulta siano intervenuti (oppure forse si sono limitati a telefonare ai signori), e la seconda volta sono arrivati dopo un'ora, ed in quel momento, straordinariamente tutto taceva; dopo un paio d'ore la lite è ricominciata e siamo stati svegliati di nuovo. Purtroppo queste liti non sono più episodi sporadici: vanno avanti da molto tempo e la loro frequenza sta aumentando.
      Grazie in anticipo, e cordiali saluti,

      Elimina
  11. Gentile Avvocato il mio problema è simile ai tanti che ho letto qui sul forum, in casa mia è quasi 2 mesi che non si vive più, ho iniziato ad avere attacchi di ansia, faccio fatica a dormire alla notte a causa degli inquilini sopra di me che hanno due bambini di 10 e 5 anni che saltano, giocano a pallone dentro casa e non solo, lavatrice e aspirapolvere usate nei momenti di quiete. Mi sono permessa di dire qualcosa e la risposta che ho ricevuto è stata "io ho il contratto" come se il contratto desse il diritto di fare ciò che si vuole sulla testa degli altri. Premetto che la mia casa è formata da 2 appartamenti e non vige nessun regolamento ma non credo che l'assenza del medesimo dia il diritto di violare la legge italiana, civile e penale. Ho fatto fare una perizia tecnica fonometrica di cui aspetto ancora i risultati.Volevo chiederle cortesemente, cosa si può utilizzare come strumento per fare registrazioni da utilizzare poi come prove? Dovrà scusare ma anch'io, come un'altro lettore che ha esposto il suo commento ci poniamo la stessa domanda. Grazie per la sua disponibiltà, le sue informazioni sono utili a tanti, che purtroppo devono quotidianamente vivere con tali problematiche dovute a persone irrispettose. Distinti saluti

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Caro lettore, naturalmente, può acquistare un fonometro più o meno professionale, anche se possono bastare registrazioni semplici e prove testimoniali, in quanto, a prescindere dalla loro intensità, alcune tipologie di rumori, soprattutto se si inseriscono in determinati contesti (vd. rumori notturni), sono per definizione fastidiosi. In questi casi basta che il rumore sia sufficientemente nitido da poter essere colto da qualsiasi registratore.

      Quanto all'esistenza o meno del regolamento condominiale, la stessa rileva solo ai fini della qualificazione civilistica dei rumori molesti come illecito contrattuale o extracontrattuale, con notevoli differenze sotto il profilo dell'onere della prova, che in caso di responsabilità aquiliana grava tutto sul danneggiato .

      Ciò detto, nel suo caso, alla luce della risposta ricevuta dal vicino molesto, non escludo gli estremi di uno stalking condominiale.



      Elimina
    2. Gentile Avvocato
      Il vicino accanto al mio appartamento ha la brutta abitudine di sbattere la porta di ingresso in continuazione sia durante il giorno che la notte quando rientra , abbiamo già litigato diverse volte e adesso lo fa proprio apposta per recarmi disturbo , le volevo chiedere cosa posso fare legalmente al riguardo la situazione può degenerare in quanto è assodata proprio la volontà di recare disturbo.
      La ringrazio dell'attezione
      S.Nocentini

      Elimina
  12. E’da circa un anno che sopporto dei rumori di mobili strisciati sul pavimento(letto, comodino?) verso le 23/23.30’,prodotti dalla famiglia che abita nell’appartamento sottostante il mio(io abito al terzo e ultimo piano); i rumori si presentano quotidianamente alla solita ora , sono brevi (qualche minuto) ma intensi.
    Inizialmente avevo segnalato il rumore, ma loro in un primo momento avevano negato , poi mi avevano spiegato che in effetti anche loro sentivano dei rumori di questo tipo, ma provenienti da sopra(?!).
    A questo punto mi ero adeguato alla situazione semplicemente andando a letto dopo le 23.30’.
    Arrivando l’estate però gli orari sono cambiati e questo disturbo avviene sempre più tardi; una notte mi ha svegliato all’1,30’, rimanendo sveglio arrabbiato, ma impotente, per un bel po’.
    La mattina dopo sono ritornato da loro, ma come mi aspettavo, hanno ripetuto la solita commedia. Infine la moglie, che riveste il ruolo di capo casa (un bell’esempio di coerenza fra ruolo e rispetto del regolamento condominiale) ha affisso un cartello nella bacheca di condominio, dove invitava i condomini a non far rumore alla notte!
    Ho anche chiesto alla signora che abita sotto del loro appartamento se lei sentisse qualche rumore alla notte; ha confermato che lei sente dei rumori , ma che provengono dall’appartamento adiacente e non da sopra; lei spesso non dorme a casa e quando c’è, ha l’abitudine di vedere la televisione fino alle 3 di notte nel soggiorno, non ubicato sotto la camera in questione.
    Nonostante questa babele , io sono abbastanza sicuro che i rumori arrivino dall’appartamento sottostante, per la direzione di propagazione del suono, perché è un rumore vicino(la mia camera è esattamente sovrapposta alla loro e non confinante con gli appartamenti attigui) e quando mi lamento con loro, per qualche giorno ritorna il silenzio e poi riprendono.
    Cosa posso fare?
    Come posso far intervenire l’Amministratore del Condominio, particolarmente bravo per lavarsene le mani?
    Eventualmente che prove posso portare al Giudice di pace?
    Basta registrare i rumori con il computer?
    Sono sufficienti le considerazioni fatte per dimostrare che i rumori provengono dall’appartamento sottostante?

    RispondiElimina
  13. Caro Lettore, nel suo caso mi pare che, in primis, si debba procedere con l'identificazione certa della fonte del rumore, visto che, per sua stessa ammissione, Lei è "abbastanza" sicuro e non assolutamente certo.
    Le registrazioni semplici, pur dimostrando il rumore, non ne dimostrerebbero in maniera univoca la provenienza.

    In secondo luogo, l'amministrazione di condominio non interviene in caso di rumori da appartamento, ragione per cui, se già il suo amministratore ha una gestione pilatesca dello stabile, sicuramente non si attiverà per una controversia che esula dalle sue competenze.

    Piuttosto verifichi cosa prevede il Regolamento Condominiale in materia di immissioni moleste, in quanto eventuali divieti a) spostano per materia la competenza dal GdP al Tribunale, qualora naturalmente il valore della causa sia superiore ad € 5000,00 e b), soprattutto, introducono un regime di ripartizione dell'onere della prova più favorevole per il danneggiato, configurando una responsabilità contrattuale in capo al vicino rumoroso.

    Comunque, il mio consiglio è quello di partire con le iniziative legali più opportune quanto prima.

    RispondiElimina
  14. Buongiorno..10 anni fa abbiamo acquistato all'asta un appartamento in una villa bifamiliare appartenuta un tempo allo stesso proprietario e divisa in due successivamente.Abbiamo scoperto che non c'e' isolamento acustico ne tantomeno un regolamento condominiale visto che siamo solo due famiglie.Dopo anni di litigi abbiamo isolato noi per disperazione due stanze soffitti e pareti per 15.000,00 ma dove dormono i ns figli e' stato impossibile farlo e comunque il risultato mediocre.I rumori sono quelli di normale vita quotidiana ma dalle misurazioni effettuate al piano di sopra con la macchina per il calpestio sono risultati 70/75 decibel!! Viviamo vicino ad un bosco..niente rumori esterni di sottofondo..Quindi trascinamento di sedie..bambini che corrono..cassetti e ante sbattute..passi che sembrano degli elefanti in marcia..Tutto cio' a noi fa saltare i nervi sia di giorno che la sera calcolando che alle 21 i ns figli sono a letto e loro di sopra trafficano anche fino alle 23. Una volta si facevano docce e bagno alle 1.00 o 4.00 di mattina..sopra la ns camera da letto. Da quando si sono inaspriti i rapporti la signora fa dispetti che non possiamo dimostrare: cammina calcando i piedi ancora di piu', sbatte tutto ha messo per due pomeriggi lo stereo cosi forte che tremavano le maniglie delle porte di casa e mia figlia di un anno si e' messa le mani sulle orecchie..erano le 16 ma il volume insostenibile..Loro ci hanno detto che se facciamo causa ci faranno vedere i sorci verdi e che ci faranno una controcausa etc..etc..I rumori si sentono forti a causa dell'isolamento che manca..inoltre hanno orari e abitudini diverse..Il contesto boschivo non aiuta.Mi sembra che nessun giudice e in tempi brevi ci dara' ragione giusto? inoltre dobbiamo raccogliete le prove? Se loro mangiano alle 22 e sbattono le cose in cucina e poi nelle stanze sbattono i cassetti e fanno cadere oggetti..che cosa possiamo fare? Di giorno non e' molto diverso.Io sono esasperata..Quando dopo il lavoro torno a cada mi sento soffocare e la sera con un libro o danti alla tv si sente un traffico continuo sopra la testa e pum tran bum!! L'isolamento nel ns salotto e nella ns stanza aiuta ma solo se loro fanno attenzione altrimenti non e' come speravamo.Prima di vendere vorrei sapere se c' e'altro che possiamo fare tenendo conto xhe sono persone molto arroganti e decisi a fare una guerra appena si presenta l'occasione..Grazie.

    RispondiElimina
  15. aggiungo che le misurazioni fatte sopra le nostre due stanze isolate hanno portato ad una dimuzione di 15 db..quindi siamo sui 60. Almeno hanno accettato di fare entrare i tecnici in casa e cosi abbiamo potuto fare le misurazioni ovunque.Rimangono i db a 75 in tutto il resto della casa..Detto questo loro pensano di poter muoversi come gli pare in virtu' del fatto che abbiano isolato..effetto boomerang

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

      Elimina
    2. E quando i Vostri vicini Vi hanno minacciato con i sorci verdi non li avete registrati?

      Nel caso di specie, avendo Voi acquisito una perizia fonometrica, mi limiterei a fare qualche registrazione amatoriale in più per dimostrare che le molestie sono in atto, anche alla presenza di testimoni, poi andrei a parlare con i vicini con il registratore in tasca, sperando di ottenere nuove minacce e, sulla base di queste prove, farei 1) denuncia-querela; 2) ricorso ex art. 700 c.p.c. in Tribunale per l'adozione dei provvedimenti urgenti, quali cessazione dei rumori e l'isolamento a spese dei vicini di tutti i locali; 3) causa civile risarcitoria

      Elimina
  16. Gentile Avvocato la volevo ringraziare nuovamente per la sua disponibilità, per le sue informazione utilissime come ben sa e per la sua esaustiva risposta al mio commento del 2/07 ore 12.36. Daniela

    RispondiElimina
  17. Prima di tutto la ringrazio per la puntuale risposta; in merito alla fonte del rumore mi domando come averne una prova assolutamente certa; "la pistola fumante" si può avere solo riprendendo i vicini nell'atto di spostare il mobile; forse potrebbe bastare che la mia camera fisicamente confina solo con la loro e che il rumore viene percepito proveniente da sotto?
    Sto cercando di registrare il rumore, ma anche questo non pare semplice:il microfono del computer non lo "sente" e così anche un microfono esterno, pur essendo il rumore nettamente percepibile; forse è necessario un microfono particolare?
    Il regolamento condominiale, nei Divieti sulle parti private, recita: "è vietato suonare, ballare,cantare , tenere la radio e la televisione a tonalità troppo alta, soprattutto prima delle 8.00,nonchè dalle 14 alle 16 e dopo le 22; è consentito derogare a tale divieto solo per particolari ricorrenze, quali battesimi, comunioni, cresime e matrimoni ".
    Lei accenna a iniziative legali da intraprendere, immagino dopo aver ottenuto registrazioni, testimoni e indizi(questi possibili, non so se sufficienti) sull'origine del rumore; intende raccomandata da parte di un legale?
    Certo che tutto è molto complicato, per un rumore facilmente neutralizzabile con dei semplici feltrini.
    Cercando altre soluzioni, possibilmente più semplici e meno onerose, ho scoperto la Conciliazione della Camera di Commercio, che tratta anche di questioni condominiali; lei cosa ne pensa?
    Grazie dell'attenzione e buona giornata.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Caro Lettore, mi permetto di sottolineare che è stato Lei ad evidenziare che:
      - "io sono abbastanza sicuro che i rumori arrivino dall’appartamento sottostante";
      - che la vicina del piano di sotto non avverte i rumori (circostanza anomala visto che si parla di struscio di mobili sul pavimento e questa persona abita nell'appartamento sottostante e, quindi, più penalizzato);
      - che i suoi vicini negano i rumori ed anzi Le abbiano di fatto contestato in modo sottile di essere Lei stesso fonte di rumore;

      Da questi elementi mi pare che si possa evincere che la fonte del rumore non è identificata in modo univoco e certo, con il risultato che una eventuale testimonianza della Sua vicina del piano di sotto potrebbe pregiudicare l'esito di cause civili e penali (l'unica indagine delegata dai Pubblici Ministeri alla Polizia Giudiziaria è l'audizione dei vicini di casa e dei testimoni).

      Pertanto, se conferma che questo è il quadro, sarebbe auspicabile una perizia fonometrica condotta sulla base di strumentazione tecnica che, seppur costosa, è l'unica strada per sapere con certezza da dove provenga il rumore, nel caso in cui permangano dubbi sulla loro provenienza.

      A prescindere da ciò inizi a procacciarsi dei principi di prova con registrazioni amatoriali. Ho sentito registrazioni di buona qualità fatte con smartphone samsung o iphone, poiché è possibile avvicinarli molto alla fonte del rumore. Tuttavia nel suo caso, provenendo i rumori dall'appartamento sottostante, se non riuscisse ad effettuare buone registrazioni, sarebbe forse meglio acquistare un fonometro, acquisto superfluo qualora decidesse di far effettuare una perizia fonometrica.

      Le iniziative legali da intraprendere, come già più volte detto, sono: la diffida formale di un legale, l'azione civile cautelare e/o ordinaria, l'azione penale.

      Quanto alle soluzioni più semplici e meno onerose da Lei paventate, a mio modesto avviso le cause non si vincono su google. Rilevo, in primo luogo, che se i Suoi vicini avessero voluto trovare una soluzione al problema si sarebbero già seduti intorno ad un tavolo a trattare; in secondo luogo, è noto che gli arbitrati hanno costi maggiori rispetto a quelli della giustizia ordinaria, per cui verifichi il tariffario della Camera Arbitrale della CCIAA; in ogni caso mai affidarsi alla giustizia senza la difesa tecnica; da ultimo, tenga presente che in via cautelare un ente di conciliazione non ha alcun potere, in quanto solo l'accordo in sede di mediazione obbligatoria (eliminata dalla Corte Costituzionale ed ora reintrodotta ma non ancora in vigore) potrebbe avere forza di titolo esecutivo. Per il suo problema la soluzione migliore sarebbe un ricorso d'urgenza, chiedendo al Giudice di ordinare ai Suoi vicini l'insonorizzazione dell'immobile a loro cura e spese.

      Elimina
  18. salve,noi siamo in affitto da 4 anni.sopra casa nostra,circa 2 mesi ci sono la casa è stata affitatta ad una ragazza senegalese che non abita nemeno li,al posto suo ci sono in 7,8 tutti maschi.trascinano i mobili dalle 5 e 30 lel mattino e finiscono a mezza notte e 30 ....1 e 40 di notte.non si vive più,io ho attachi di anssia,non riesco più a riposare,poi la mattina alle 5 mi devo alzare per andare a lavorare.ho provato con i tappini nelle orecchie ma una notte non ho sentito mio figlio di 5 anni quando si è svegliato e l'ho trovato aprendo il mobile cercando non so cosa,quindi niente tappi.siamo andati da loro chiedendo perfavore di stare più attenti ma niente.la nostra padrona di casa è andata pure lei e li hanno risposto....avete rotto i c.....ni io sono a casa mia(in affitto)e faccio quello che c...o mi pare.cosa posso fare?

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Immagino che la situazione abitativa dell'immobile soprastante non sia del tutto regolare. Chiamate i carabinieri, dopo le 23.00, o la Polizia Locale, dopo le 22.00, spiegate la situazione chiedendo di intervenire in ogni caso per l'identificazione dei soggetti che abitano al piano di sopra, sottolineando che avete ricevuto minacce e che i bambini sono molto turbati dai rumori. Poi procedete immediatamente con diffida legale, denuncia e causa civile,tanto contro il proprietario quanto contro gli occupanti. In ogni caso, cercate di far intervenire l'amministratore, visto il numero di persone che abitano l'immobile del vostro vicino.

      Elimina
  19. Buongiorno Avv.,
    la mia è una situazione simile a molte lette su questo forum.
    Io e i miei genitori siamo esasperati e non sappiamo cosa fare. Vado a spiegarle la situazione. Abitiamo in una casa bifamiliare, noi al piano di sopra e i cafoni incivili di sotto. Hanno due bambine di 9 e 12 anni che sono chiassose, urlano e giocano sempre a pallavolo sul muro facendomi tremare le pareti... Dietro con il muro confinante ci sono i cugini di queste due, bambini coetanei, bordellari e maleducati anche questi, ovviamente con annessi genitori burini e ignoranti come capre. Durante l'inverno, va beh, cerchiamo di soprassedere anche se anche in casa le ragazzine tallonano e sembra crolli la casa, i genitori urlano, trascinano sedie, mobili, sbattono porte e sembra che ci sia una guerra civile in atto... D'estate invece beh, è il finimondo perchè stanno tutto il giorno a rompere e non c'è mai quiete. Più di una volta ci siamo gentilmente rivolti a questi signori per chiedere più attenzione ma loro per pronta risposta hanno replicato le solite risposte assurde tipo i bambini devono giocare, non possiamo legarli e via dicendo, aggiungendo che noi non siamo tolleranti!!! Che i miei genitori avendo una certa età praticamente è per quello che non sopportano il minimo(????)rumore! E' gente ignorante e non li abbiamo mai affrontati a muso duro, temendo in ritorsioni ancora più insopportabili(ne sarebbero capaci...)e praticamente saranno almeno 6 anni che sopportiamo, il tutto a danno della nostra salute psicofisica... Quando arriva la domenica o l'estate a tutti noi di famiglia viene l'acido allo stomaco, mi tocca organizzare uscite per disperazione per evitare che ai miei venga un riverso di bile e a me l'esaurimento. Visto il nervoso e lo stress patiti, a volte mi sveglio nel cuore della notte non riuscendo più a prendere sonno. Siamo proprietari e anche loro, noi vorremmo vendere ma con la crisi attuale non sarà semplice, tuttavia staremmo pensando a una soluzione che possa però davvero risolvere il problema e non rischiare di degenerarlo. Credo che questa mail non abbia reso l'idea del problema, non mi sono dilungata nel racconto, ma mi creda è una situazione molto stressante.
    Cosa ci consiglia di fare?
    Grazie anticipatamente.
    Giulia

    RispondiElimina
  20. Cara Giulia immagino che la situazione provochi in Voi disturbo e disagio, anche perché mi pare di capire che siate accerchiati da persone incivili.

    La risposta del suo vicino, poi, "i bambini devono giocare, non possiamo legarli e via dicendo", è imbarazzante. Spero abbiate fatto presente che i bambini non sono Vostri e quindi non dovete tollerarne i giochi.

    Forse dover mettere mano al portafogli per risarcirVi il danno ingiusto cagionato, darà una lezione di vita a queste persone.

    Da quanto mi riferisce, nel Suo caso vi sarebbe senz'altro un illecito civile, con evidenti implicazioni penalistiche con riferimento alla normativa di cui all’art. 659 c.p. in materia di rumori molesti e di lesioni ai Vostri danni; escludo, invece, nel caso di specie, una condotta persecutoria da parte dei Vostri vicini, trattandosi di giochi di minori, ma Vi invito a monitorare con attenzione la situazione per verificare se i genitori diano il loro contributo attivo o omissivo per aumentare a Vostro danno il disagio per ritorsione.

    Certo per poter esperire vittoriosamente un giudizio civile e penale servono delle prove, ragione per cui Vi invito vivamente ad iniziare a procurarVele.

    Se vi sono altri condomini disturbati dalle condotte moleste dei vicini, cercate di convincerli ad agire giudizialmente, magari con azioni separate, in modo che ciascuno di voi possa testimoniare per l'altro.

    Aggiungo, inoltre, che è sempre di fondamentale importanza verificare cosa dice il regolamento di condominio in materia (non è chiaro se questa casa bifamiliare sia inserita in un contesto residenziale organizzato o sia indipendente), in quanto la presenza di clausole che vietano condotte rumorose muta la configurazione dell’illecito di immissioni moleste da illecito extra contrattuale ad illecito contrattuale, con importanti conseguenze sul piano dell’onere della prova.

    Da ultimo, quanto ai risultati ottenibili con l’azione giudiziaria, oltre al risarcimento dei danni, il Giudice, anche in via cautelare, potrà ordinare la cessazione dei rumori nonché l’adozione da parte dei Vostri vicini di misure atte ad assorbirli (come, ad esempio, l’insonorizzazione a loro spese).

    RispondiElimina
  21. Gentile Avvocato, nel caso particolare in cui i rumori notturni sono rappresentati da gravi liti reiterate che impediscono di dormire, oltre a creare un clima di agitazione e disagio personale, è ancora possibile utilizzare le registrazioni come prova? Si distinguono benissimo le voci dei partecipanti, e ben spesso si identificano nitidamente i dialoghi (se così vogliamo chiamarli). In questo caso, utilizzare queste registrazioni come prova (e quindi, necessariamente diffonderle consegnandole ai carabinieri, oppure ad un giudice) non potrebbe espormi formalmente ad una controdenuncia per violazione della privacy, o qualcosa di simile?
    Purtroppo i carabinieri la prima volta non mi risulta siano intervenuti (oppure forse si sono limitati a telefonare ai signori), e la seconda volta sono arrivati dopo un'ora, ed in quel momento, straordinariamente tutto taceva; dopo un paio d'ore la lite è ricominciata e siamo stati svegliati di nuovo. Purtroppo queste liti non sono più episodi sporadici: vanno avanti da molto tempo e la loro frequenza sta aumentando.
    Grazie in anticipo, e cordiali saluti,

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Cara lettrice,

      bisogna intervenire urgentemente con una diffida legale ed una successiva azione civile, anche cautelare, ed eventualmente con una querela per rumori molesti e lesioni, nel caso in cui i rumori disturbino il sonno e creino stati di ansia. 

      Dalla descrizione dei fatti escludo, invece, ipotesi di stalking. 

      Non comprendo invece i dubbi circa l'utilizzabilitá di registrazioni fonografiche per eventuali violazioni della privacy.

      I rumori molesti superano la soglia di tollerabilitá e si propagano nello spazio circostante, invadendo il fondo (abitazione) confinante.

      Se le registrazioni avvengono nella Vostra proprietá non vi é alcuna privacy da tutelare.

      Cordiali saluti.Avv. Renato Musella

      Elimina
  22. Egregio Avvocato,
    Sono proprietario di un piccolo appartamento. Il condominio è composto da altri sette proprietari ma non è mai stato introdotto un amministratore. Il motivo è semplice: a parte me gli altri sette sono tutti imparentati tra loro a vario titolo e preferiscono curarsi le cose tra di loro. Il mio problema è questo: accanto al mio appartamento abita una persona con problemi psichici abbastanza rilevanti in quanto affetta da Sindrome de La Tourette. Con lei abita una figlia, che non è malata, e al piano di sopra la madre, anziana. La mia vicina "con Sindrome" non può resistere ad emettere con una certa frequenza urla e bestemmie (come fosse un tic) ma quando queste tre persone si incontrano (lei, la figlia e la madre) scatenano l'inferno. Si urlano addosso delle cose orribili e arrivano anche a minacciarsi di morte. Mi creda, io stesso mi sono spaventato molto, e mia moglie mi ha convinto a lasciare quell'appartamento (purtroppo anche mia moglie soffre di stati depressivi e, nel periodo che abbiamo vissuto lì lei è peggiorata. Il fatto ora è che mi hanno fatto scappare tre inquilini nel giro di due anni. Temo che verso la signora "con Sindrome" purtroppo non si possa fare molto poiché c'è un certificato medico redatto da uno psichiatra che la difende, ma posso fare qualcosa verso le altre due? Come mi consiglia di muovermi?
    La ringrazio tantissimo per il tempo che mi vorrà dedicare.
    Claudio

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Caro lettore,

      bisogna assolutamente intervenire con una diffida legale ed una successiva azione civile, anche cautelare, ed eventualmente con una querela per rumori molesti e lesioni, nel caso in cui i rumori disturbino il sonno e creino stati di ansia. 

      Dalla descrizione dei fatti, data anche la malattia di cui soffre il molestatore, escludo, invece, ipotesi di stalking.

      Cordiali saluti.

      Avv. Renato Musella

      Elimina
  23. Egregio Avvocato,
    trovo questo spazio davvero utile ed interessante. Ha avuto, secondo me, un'ottima idea!
    Le vorrei esporre la mia situazione per avere un Suo graditissimo parere.
    Io abito in una struttura regolata da un amministratore di condominio ma non è il classico condominio. Sono due stabili da 8 appartamenti di diverse tipologie. L'appartamento nel quale abito io ha l'ingresso indipendente e non ho nessuno nè sopra nè sotto, ho i muri confinanti solo con due condomini.
    Il problema principale è che il condomino con il quale condivido i muri di salotto e camera da letto (che è quella di mio figlio) produce rumori molesti particolari. Ovvero, soprattutto di notte, orari come 22/23 e addirittura anche l'una di notte, si sente la sua fidanzata che urla e parla con frasi poco ripetibili cosa le piacerebbe che il fidanzato le facesse durante i loro rapporti sessuali. Può ben immagine il fastidio e l'imbarazzo che ciò comporta sia a me che magari agli ospiti che posso avere in quel momento a casa. Senza considerare che un paio di volte si è pure svegliato mio figlio dalle urla che si sentivano...soprattutto d'estate che si tengono le finestre aperte. E' davvero imbarazzante e fuori luogo. L'anno scorso il mio compagno gliel'aveva fatto notare in modo gentile ed educato, e nonostante questo, dopo una breve pausa di qualche settimana, poi è tornato tutto come niente fosse. Quest'anno sta accadendo di nuovo, al che ho chiamato l'amministratore e gli ho fatto inviare una lettera di richiamo. Nonostante questa lettera ha continuato imperterrito a voler farmi sapere quando ha rapporti sessuali con la sua fidanzata, svegliando ancora una volta mio figlio.
    Gli ho inveito contro perchè mi sta esasperando questa situazione, nonostante gli sia stato detto sia in modo ufficioso che in modo ufficiale tramite lettera dell'amministratore.
    Come posso intervenire in maniera più decisa e legale per fargli capire che davvero la deve smettere?
    La ringrazio vivamente per il tempo che vorrà dedicare al mio caso.
    Un cordiale saluto
    Valentina

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Cara lettrice,

      bisogna intervenire con una diffida legale ed una successiva azione civile, anche cautelare, ed eventualmente con una querela per rumori molesti e lesioni, nel caso in cui i rumori disturbino il sonno e creino stati di ansia.

      Dalla descrizione dei fatti escludo, invece, ipotesi di stalking.

      Cordiali saluti.

      Avv. Renato Musella

      Elimina
    2. Gent.mo Avvocato,
      la ringrazio sentitamente per la sua preziosa risposta. provvederò come mi ha consigliato ad esporre diffida e querela.
      Cordiali saluti
      Valentina

      Elimina
  24. Buonasera,
    ho letto attentamente questo articolo, poiché mi riguarda da molto vicino.
    Nel mio specifico caso, però, vi è di più.
    Abito in una casa popolare, di proprietà del Comune, e, al piano di sopra vive una coppia abusiva. Premetto che lo stesso Comune ne è già a conoscenza, e che è stato anche avvisato di una perdita d'acqua dei miei "vicini". Attualmente, nelle ore notturne, tra l'una di notte e le sei del mattino, i rumori più frequenti sono: piedi che strisciano, passi pesanti, spesso con tacchi, mobili spostati, utilizzo di scopa e probabilmente mocio (a causa della loro perdita d'acqua). A detta del Comune sembra inutile qualsiasi tentativo, se non attendere un ipotetico sgombero dell'appartamento. Secondo il Vostro parere, allo stato attuale dei fatti, ho qualche arma in più a mio favore? Dovrei fare causa al Comune? Grazie in anticipo,
    Federico

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Caro Lettore,

      bisogna intervenire con una diffida legale sia contro il Comune che contro gli occupanti dell'immobile ed una successiva azione civile, anche cautelare, ed eventualmente con una querela per rumori molesti e lesioni, nel caso in cui i rumori disturbino il sonno e creino stati di ansia.

      Dalla descrizione dei fatti escludo, invece, ipotesi di stalking.

      Mi sorprende la risposta del Comune, che non si attiva per liberare un immobile di edilizia pubblica abusivamente occupato, con tante famiglie che da anni aspettano in lista d'attesa. Soprattutto in considerazione del fatto che questa inerzia è per Lei fonte di danno.

      Cordiali saluti.

      Avv. Renato Musella

      Elimina
  25. Gentile avvocato io ho un problema da circa 2 anni abito in una villetta a schiera ed è comunicante sotto di me ci convivono 2 persone sono in affitto sono praticamente due anni che recano disturbo trascinano mobili il cane in casa che alle 3 di notte abbaia la signora che si alza alle 5 del mattino per innafiare sbattono in continuazione la porte d'entrata fino mezzanotte e molto altro ho avvisato il proprietario dell'appartamento ma non è successo nulla come mi devo comportare con queste persone?

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Caro Lettore,

      bisogna intervenire con una diffida legale rivolta sia al proprietario (sulla responsabilità del proprietario in caso di immissioni da parte del conduttore è in via di pubblicazione un approfondimento) che al conduttore ed una successiva azione civile, anche cautelare, ed eventualmente con una querela per rumori molesti e lesioni, nel caso in cui i rumori disturbino il sonno e creino stati di ansia.

      Dalla descrizione dei fatti escludo, invece, ipotesi di stalking condominiale.


      Cordiali saluti.

      Avv. Renato Musella

      Elimina
  26. Gentile avvocato, intanto complimenti per il sito e per gli utili consigli. Vorrei sottoporle il mio caso, che da 5 anni ormai sono costretta a sopportare. Vivo in un appartamento di una palazzina con 8 famiglie, senza amministrazione di condominio (sono tutti ingressi indipendenti) e dunque senza regolamento. Accanto a questa palazzine ce ne sono altre. La maggior parte delle famiglie che vi abitano hanno bambini piccoli. Da 5 anni appunto (da quando vi abito) questi bambini (che ormai hanno raggiunto età varie, vanno dai 4 anni - seconde nascite nel tempo - ai 10), una vera e propria orda barbarica, giocano strillando fuori in strada e sul retro della palazzina, nello spazio antistante i garage, che è comune a tutti gli inquilini. Ho sempre sopportato pazientemente. Preciso che esiste uno spazio apposito per i bambini, a lato di una delle palazzine, che non viene mai utilizzato. Nel periodo di chiusura delle scuole, oltre alle ore diurne, questi bambini stanno a giocare ogni sera (dico ogni sera) dalle 21 alle 23 circa, certe volte anche più tardi, in strada e dietro ai garage, senza controllo dei genitori, che se ne stanno placidi a chiacchierare fuori. Tre anni fai già litigai perchè avevo chiesto che almeno dopo le 21 i bambini non stessero nel lato garage, visto che lì ci sono le camere da letto. Mi è stato risposto "i bambini vanno dove piace a loro". Di fronte alla prepotenza dei genitori ho cercato sempre di evitare ulteriori litigi. Solo che in quest'ultimo periodo la situazione è peggiorata, mentre infatti negli ultimi due anni i bambini dopo un certo orario effettivamente si spostavano lato strada, negli ultimi mesi giocano schiamazzando solo nel lato garage, di sera. Addirittura uno dei condomini per delle sere aveva organizzato una specie di salottino sullo spazio davanti al suo garage, con sedie e tavolo, insieme agli altri genitori. Con garbo e gentilezza gli avevo chiesto di considerare che su quel lato ci sono le camere da letto, lui per fortuna ha tolto gli accampamenti (anche se dopo molto tempo dal mio reclamo) e sembrava che questa novità del bivacco fosse cessata, invece negli ultimi giorni lui se ne sta dentro il suo garage con gli altri adulti, tenendo aperto il portellone, mentre i ragazzini come al solito vanno schiamazzando. Ieri sera non ce la facevo più e alle 22.45 sono uscita sul balcone e ho rimproverato prima i ragazzini e poi ho litigato con gli adulti, che ovviamente hanno preso me per maleducata, sempre ribadendo che "i bambini vanno dove vogliono". Che posso fare? Non ho soldi per intentare una causa, sono andata stamane dai carabinieri e mi hanno detto che possono intervenire ma non risolvono la questione. La situazione, essendo continuativa, mi sta causando uno stress incredibile. Purtroppo non so se potrei avere testimonianze, tranne quella dell'amica con cui condivido la casa, perchè i miei vicini senza figli, anche se condividono le mie lamentele, non vogliono esporsi a testimoniare... mi dia un consiglio per favore. grazie

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Cara Lettrice, la presentazione di una denuncia-querela non ha alcun costo, ma in ogni caso deve essere supportata da elementi probatori, che dimostrino la fondatezza delle sue accuse.

      Naturalmente, in questo caso non si può parlare di stalking, ma di mera maleducazione e, quindi, i reati configurabili nel caso di specie sono quelli di disturbo della quiete pubblica e lesioni colpose.

      In ogni caso, se i Carabinieri dovessero intervenire e constatare i rumori in atto, devono intervenire contestando ai genitori di questi ragazzini il reato ed elevando la contravvenzione prevista dalla legge.

      Se le Forze dell'Ordine intervenissero in modo adeguato, multa dopo multa, il Suo problema sarebbe risolto senza grossi sforzi economici.

      Saluti.

      Elimina
    2. gentile avvocato, grazie per i preziosi consigli!

      Elimina
  27. Gentile Avvocato, il mio vicino di casa ha affittato in nero il proprio garage ad uso abitazione. Il garage si trova esattamente sotto la mia camera da letto e a causa dello scarso isolamento acustico vengo disturbato dai rumori del "condomino in nero", specie nelle ore serali, impedendomi di dormire tranquillamente. Premesso che ho tentato invano di far presente il problema al mio vicino proprietario del garage, sottolineando che il locale non è idoneo per uso abitativo e che per giunta lo ha affittato in nero,le chiedo gentilmente un consiglio su come procedere al meglio per un'azione più incisiva .
    Cordiali saluti

    RispondiElimina
  28. Caro Lettore,

    denunci immediatamente il proprietario ed il vicino rumoroso, senza neanche preavvertirli con una diffida, sottolineando l'irregolarità del rapporto locatizio sotto il profilo fiscale e per quanto riguarda la normativa edilizia. Poi, se la situazione non dovesse migliorare, suggerisco l'azione giudiziaria civile sia ordinaria che cautelare.

    Cordiali saluti.

    Avv. Renato Musella

    RispondiElimina
  29. Salve Avvocato, volevo chiederle un consiglio per il mio caso. Vivo da un anno in un appartamento che ho acquistato diversi anni fa con mio marito in un palazzetto composto da sei appartamenti di cui cinque sono di un' unica proprietaria e sono in fitto mentre uno è il mio.
    Sin dal primo giorno ho avuto problemi con la famiglia che abita al piano di sopra al mio in quanto sono molto rumorosi.
    La famiglia è composta da moglie, marito, due bimbi piccoli, nonna e bisnonna.
    Il problema è la nonna perchè è sveglia già dalle cinque del mattino, cammina frettolosamente usando scarpe con tacchi, sposta mobili, fa cadere stoviglie in continuazione e tutto questo succede proprio sopra la mia camera da letto, anche fino a tarda notte.
    Ho riferito tutto alla sua proprietaria, che glielo ha anche detto ma non è cambiato niente. Con la signora non posso parlare perchè non c' è dialogo essendo una persona molto aggressiva che urla sempre e non accetta di essere richiamata, dice che non è vero e che siamo noi i fissati.
    Io e mio marito lavoriamo tutta la giornata, usciamo la mattina alle 7.30 e ci ritiriamo alle 19.30, e la sera vorremo riposare ma fino a mezzanotte non c' è tregua e poi ricomincia alle 5,00 come ho già detto. Il sabato che sono in casa mi rendo conto che effettivamente i rumori sono continui e si aggiungono anche i bambini che ovviamente giocano, ma i bambini hanno il diritto di giocare, dovrebbero essere i genitori a fargli capire che il pomeriggio dalle 14.00 alle 16.00 è un orario di riposo e quindi si fa silenzio, invece niente. La domenica idem. Insomma non c' è mai riposo.
    Non vorrei sembrare eccessiva ma che posso fare? Avevo pensato ad una denuncia ma dovrei documentare tutto questo con delle registrazioni? Ci sono i presupposti per farlo?
    Attendo una sua cortese risposta
    Cordiali saluti
    Antonella

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Cara Antonella,

      bisogna intervenire con una diffida legale ed una successiva azione civile, anche cautelare, ed eventualmente con una querela per rumori molesti e lesioni, nel caso in cui i rumori creino stati di ansia.

      Dalla descrizione dei fatti escludo, invece, ipotesi di stalking. In ogni caso, verifichi l'esistenza del regolamento condominiale ed estenda le azioni civili anche alla proprietà.

      Cordiali saluti.

      Avv. Renato Musella

      Elimina
  30. Salve avvocato volevo alcune informazioni riguardante i rumori provocati da un laboratorio forno sottostante la mia abitazione ( da 17 anni che lo comprata) precisamente la mia camera da letto tutti i giorni alle ore 5.30 aziona le macchine impastatrice, frullatrice ecc. e praticamente devi abbandonare la camera da letto, ho fatto denuncia al comune e anche alla asl richiedendo l'intervento dell'arpa, il comune mi ha risposto che le misure me le devo fare a spese mie, ho continuato a denunciare ai vigili urbani niente da fare, negli ultimi mesi ho fatto intervenire i carabinieri senza nessun esito, il maresciallo del paese mi ha consigliato di registrare i rumori, e da circa due mesi che registro i rumori ed ho inoltrato alla procura della repubblica ben dieci file audio dove si distinguono i vari rumori delle macchine e degli operatori che parlano strumenti che utilizzano ecc. questa storia è da un anno e mezzo che continua non so che dire stiamo scoppiando. Vorrei saper se queste registrazioni servono a qualcosa cioè verranno prese in considerazione, se ne posso fare altre per rafforzare la prova, e se si, dopo quanto tempo interverrà il giudice, c'è bisogno per forza di un avvocato, in caso debba fare il rilievo fonometrico a spese mie dato che il comune non ne vuol sapere ( ha combinato il danno autorizzando tale attività e adesso non ne vuol sapere), ha validità come prova in caso supera i famosi 3 db (cioè si subito la pena), oppure in sede di giudizio, il giudice, farà eseguire un'altro rilievo fonometrico da tecnico acustico non di parte. Inoltre vorrei sapere, in caso di nomina del tecnico non di parte dal giudice a chi viene attribuita la spesa del rilievo, in questo caso pur essendo una attività si può trattare come un inquilino in modo da poter applicare l'art. 844 e quindi il limite dei tre decibel sono sia di notte che di giorno, inoltre in caso che la ditta rumorosa abbia torto le spese da me sostenute saranno rimborsate? si possono chiedere i danni provocati? se è si, quali! per chiede i danni bisogna attivare un'altra causa? posso chiedere personalmente al comune, asl la visione dei documenti per l'apertura di tale attività (cioè se possiede la dia, certificato di agibilità e abitabilità) oppure li posso chiedere solo tramite un avvocato.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Caro Lettore,

      ila tipologia di rumori lamentata ha origine da attività economica e, quindi, deve essere considerato il necessario bilanciamento degli interessi della produttività con i diritti del proprietario del fondo interessato dalle immissioni di rumore.

      Certo, secondo la legge l'imprenditore deve adottare tutte le misure idonee a ridurre, se non proprio ad eliminare, le immissioni. Infatti, le esalazioni e i rumori sotto i limiti di accettabilità non sempre sono da considerarsi leciti, poiché nel conflitto tra esigenze della produzione, pur contemplate dall’art. 844 c. c. ed il diritto alla salute, un’interpretazione costituzionalmente orientata della norma civilistica deve attribuire necessaria prevalenza al secondo, dovendo il limite della relativa tutela ritenersi intrinseco all’attività produttiva.

      Trattandosi di attività economiche, come potrà ben capire, i profili penalistici sono ridotti al minimo e le registrazioni non bastano, essendo necessario l'intervento dell'ARPA o, comunque, l'espletamento di una perizia fonomentrica.

      Se l'Arpa non dovesse interevenire, si potrebbe agire in sede cautelare, chiedendo, previo espletamento di CTU, l'adozione di provvedimenti urgenti per ridurre o eliminare i rumori.

      Naturalmente, l'azione cautelare dovrà seguita dall'azione di merito per il risarcimento del danno ed, in ogni caso, dovrà essere seguito da un avvocato, in quanto in Italia la difesa tecnica è obbligatoria.

      Cordiali saluti.

      Avv. Renato Musella

      Elimina
  31. Gent.mo avvocato mi ricollego alla mia del 28 giugno qui sotto riportata.
    Dopo la sua Esauriente riposta ho provato a chiedere all'inquilino che abita sopra di me di intentare una causa oppure di farmi da testimone. Purtroppo non vuole saperne!. Sarebbe allora sufficiente una registrazione comprovante i rumori molesti che provengono dal piano sottostante per avere ragione davanti al giudice. Cordialmente.

    Anonimo28 giugno 2013 22:00

    Salve, volevo porre il mio problema nella speranza di una soluzione del caso. Risiedo in un condominio ove la famigia che abita sotto di me, composta da 2 persone adulte più (un bambino di 10 anni ed uno di 9/10 mesi). Da circa due mesi è iniziato il "calvario". I rumori iniziano alle 18,00 fino alle 21,00 circa con trascinameto di sedie, tonfi , trascinamento di mobili (lettino di legno del piccolo) corse con i talloni lungo la casa!. Ho provato a dialogare con la controparte, ma a risposta ho ottenuto quanto segue: Se non riesci a dormire mettiti i tappi nelle orecchie; Sai il bambino grande è un pò vivace!!. Premetto che il mio coniuge fà un lavoro che la costringe ad alzarsi presto alla mattina (tra le 02,30 e le 03,30), quindi di conseguenza alla sera è costretta a coricarsi verso le 18,00/19,00.
    Quando una persona si mette a dormire e viene svegliata da detti rumori logicamente si innervosisce e prima di riprendere sonno passa diverso tempo peggiorando così anche la qualità della vita!. Ma è mai possibile che uno debba spsotare i mobili tutte le sere senza il minimo rispetto per gli altri?.
    Abbiamo provato a farlo riprendere dall'amministratore dello stabile ma il risultato sperato è stato solo transitorio!.
    Faccio presente che tale rumore viene pecepito distintamente anche dall'inquilino che abita sopra di me!!. Come posso agire per tutelare i mie diritti. In attesa di una sua gradita indicazione. Cordialmente.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Caro Lettore,

      bisogna intervenire con una diffida legale ed una successiva azione civile, anche cautelare, ed eventualmente con una querela per rumori molesti e lesioni, nel caso in cui i rumori disturbino il sonno e creino stati di ansia.

      Dalla descrizione dei fatti per il momento escludo, invece, ipotesi di stalking. Quando il vicino sarà condannato a risarcire i danni forse si preoccuperà della vivacità del figlio maggiore.

      Cordiali saluti.

      Avv. Renato Musella

      Elimina
  32. Salve Avv.to questo è un caso di vera persecuzione nei nostri confronti, siamo da quattro anni, in una palazzina di 6 fam. siamo due conviventi al secondo piano, l'appart. è in affitto. Già prima ancora di fare il trasloco ci avevano attaccato cartelli alla porta, scoraggiando rumori notturni e serali in genere, figuriamoci poi portando su mobili e montare i mobili cercando di rispettare certamente gli orari condominiali. Ma chissà perchè si è saputa la notizia che noi essendo due musicisti, e quindi lavorando la sera e rientrando quindi a casa di notte, si sono messi in testa di avere una discoteca al secondo piano. Ad ogni riunione fin da subito siamo stati ammoniti per ogni rumorino, anche il più piccolo, figuriamoci poi se cade un bicchiere nel cuore della notte, insomma per farla breve abbiamo un bruttissimo rapporto con tutti i condomini, non ci salutano, e ci guardano male, l'unica a difenderci la proprietaria, ma ora nemmeno quella.
    Dall'ultima riunione di condominio si sono accordati con la maggioranza di sanzionare se ci fossero quattro segnalazioni contemporanee telefoniche o via mail ecc..piu o meno riferendosi allo stesso fatto.
    Certo che presto o tardi si sarebbero messi daccordo (perchè cosi fanno) tra loro,per incastrarmi in qualche modo, vogliono cmq che me ne vada, è chiaro, ma fino ad ora ho tenuto duro, e vorrei dimostrare a tutti che non sono io il cattivo rumorista, semmai ci sono persone che non hanno un tubo da fare tutto il giorno e che gli disturba qualsiasi cosa senta. Se di notte per esempio mi cade per caso un sapone mentre mi lavo, sono prontissimi a battermi da sotto, sembra che vivano col bastone in mano cavolo!! due giorni fa mi sono trovato l'ennesimo cartello sulla porta, con scritto che la notte sentono rumori rumori e rumori, e dicendo che solo io faccio rumori.
    Successivamente chiediamo di sentire l'amministratore io e la padrona (che nel frattenpo ha già pensato allo sfratto) e mi sento dire che dalle tre e mezza fino alle cinque hanno sentito rumori, parlare a voce alta, spostare sedie e mobili, insomma rumori. Questa volta precisamente tra la domenica notte e il lunedi.
    Noi siamo rientrati da una serata alle quattro, e siamo andati a letto subito.
    Poi ci sono quelli che si alzano alle quattro e mezza hanno il turno e fanno rumori anche loro, ma quelli vanno bene, siamo noi che non siamo tollerabili!!
    Quindi va bene se ti alzi e fai casino per andare a lavorare, non va bene se sei appena tornato dal lavoro.
    Ora ci sarà la sanzione, e anche la raccomandata della priprietaria per avvertirmi che se ci saranno altri problemi recederà dal contratto.
    Cosa mi consiglia di fare??
    Premetto che i rumori notturni che produciamo al ritorno dal lavoro sono:
    Salire le scale, entrare in casa, lavarsi, (mai la doccia) andare a nanna. A volte capita che avendo fame si mangia qualcosa prima di dormire, facendo attenzione sempre ai rumori.
    Meglio che me ne vada??
    Oppure mi metto a registrare di notte??
    E' obbligatorio pagare questa sanzione??
    Grazie infinite. saluti.

    RispondiElimina
  33. Caro lettore,

    il mio consiglio è quello di reperire un appartamento in un altro condominio. Naturalmente dovrà recedere dal contratto di locazione in essere per giusta causa, senza colpi di testa, ma facendo ben attenzione a cosa prevede il contratto, soprattutto in termine di preavviso. Visto che la proprietaria ha dato l'impressione di non voler entrare in conflitto con gli altri condomini si potrebbe procedere con una risoluzione consensuale del contratto. In ogni caso, sia il recesso unilaterale che la risoluzione consensuale dovrà essere preceduta da una contestazione alla proprietà e, se questa dovesse manifestare la volontà di proseguire nel rapporto locatizio, si dovrebbe valutare la proposizione di una denuncia-querela contro i condomini, ma sempre nell'ottica di recedere dal contratto di locazione. Se poi avete tempo e voglia di far valere i Vostri diritti, procedete giudizialmente contro i molestatori.

    Saluti.

    Avv. Renato Musella

    RispondiElimina
  34. Gent.mo Avv.,
    abito in un condominio dove al piano di sopra abita una famiglia il cui figlio di credo 14 anni quasi ogni giorno dalle 14,30 -15.00 fino alla sera, circa le 20,00 con brevi intervalli, gioca a pallone con amici. Questo strazio va avanti ormai da un paio d'anni, e dire strazio è un eufemismo. I rumori che crea sono al limite della sopportazione, vi sono vibrazioni tremende (a volte ho sentito tremare addirittura il mio pavimento), si sentono urla disumane, e a volte si ha la sensazione che rischia di cadermi in testa. Inoltre non interessa solo una stanza bensì più stanze. Il ragazzo ha subito più volte richiami, di persona, dall'amministratore di condominio, dal portiere. Una volta parlai anche con la madre la quale molto maleducatamente mi rispose che era un giorno di festa ed il bambino aveva diritto a giocare. Però a scapito della mia tranquillità! In quanto studente ho necessità di concentrarmi e quando sento iniziare i rumori addio focalizzazione sui libri e benvenuto estremo nervosismo, rabbia, furore. Il regolamento di condominio è talmente obsoleto da non prevedere una regolamentazione in tema di schiamazzi ma ci si rifà al Codice Civile. Sono davvero al limite della disperazione c'è qualche soluzione al mio problema? Una lettera di diffida da parte di un avvocato ad esempio?
    La ringrazio.
    Distinti Saluti

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Caro Lettore,

      bisogna intervenire con una diffida legale ed una successiva azione civile, anche cautelare, ed eventualmente con una querela per rumori molesti e lesioni, nel caso in cui i rumori disturbino il sonno e creino stati di ansia.

      Dalla descrizione dei fatti non escludo neppure ipotesi di stalking. Quando il vicino sarà condannato a risarcire i danni forse si preoccuperà della vivacità del figlio.

      Cordiali saluti.

      Avv. Renato Musella

      Elimina
  35. Gentile Avvocato,

    mi trovo per la prima volta in vita mia a vivere una situazione di stalking condominiale.

    Abito al terzo piano di una palazzina, da circa 1 mese: entrarci è stato il coronamento di un sogno! Finalmente vivo da sola, non senza sacrifici economici ( abito a Milano...), ma l'indipendenza non ha prezzo!
    Purtroppo il sogno si sta trasformando in un incubo: sopra di me vive, nella mansarda, una famiglia composta da madre single e due bambini di 4/5 anni, i quali iniziano a saltare, urlare, correre e lanciare ripetutamente a terra biglie e giochi, dalle 7.30 del mattino. Nel weekend dalle 9 del mattino fino la sera.

    Domenica mattina non ce l'ho più fatta: sono salita e le ho detto che non può fare una cosa del genere, che deve gestire i bambini. Lei mi ha detto che ci avrebbe provato.
    Sono scesa a casa ma nulla è cambiato, hanno fatto casino tutto il giorno.
    Stamattina alle 7.30 nuovamente un casino immenso, i bambini che correvano e urlavano, biglie che rotolavano, cose spostate e strisciate a terra: ho avuto la tachicardia per 1 ora.

    Ora mi chiedo: visto che sono in questa casa da 1 mese appena, che per entrarci ho pagato 1200 euro di agenzia, oltre che 2200 euro di caparra, posso pretendere la restituzione della somma versata dall'agenzia oppure che almeno mi aiutino a trovare un'altra casa?

    Grazie mille

    Erika

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Cara Erika la Sua situazione é delicatissima e deve essere affrontata con la massima urgenza, in quanto deve azionare immediatamente la garanzia per vizi a pena di decadenza. Puó contattare lo Studio in privato per un incontro conoscitivo. Saluti.

      Elimina
    2. Sto aspettando di parlare con l'amministratore, cercare di fare le cose seguendo una logica, e soprattutto la regola del portafoglio...

      Elimina
    3. Cara Erika, nel Suo caso il problema non è tanto la controversia con i vicini, per la quale ha tempo di procedere (5 anni per la prescrizione civile, 90 giorni per il termine di decadenza dalla querela, ma trattasi di reato continuato), quanto l'eventuale decadenza dalla garanzia per vizi della cosa venduta (8 giorni dalla scoperta del vizio).

      Saluti.

      Elimina
  36. Salve Avv.Musella,abito da 7 anni al secondo piano di un condiminio e da un mese e mezzo si è trasferita al piano di sopra una famiglia di 5persone.È iniziato così il calvario.Le prime settimane abbiamo.sorvolato su perchè dopo un trasloco non è facile rimettere tutto in ordine in poco tempo.Una sera però è salita mia ma dre al piano di sopra perchè sentivamo battere:stavano montando un mobile alle h23.A distanza di una settimana i miei genitori sono risaliti una domenica pomeriggio dopo aver subito per il tutto il giorno rumori molesti:spostamenti di mobili,urla della bambina che tra l'altro tende a correre in casa provocando vibrazioni e tonfi allucinanti,sedie strisciate,la madre cammina di continuo per tutte le stanze con pantofole rumorose che sembrano provviste di tacchetti,per non parlare di chi cammina scalzo provocando rimbombi coi talloni.Ci è stato risposto che avrebbero limitato i rumori e usato un po' di accortezza. Niente di tutto ciò.I rumori non sono mai cessati.Sabato scorso sono salita personalmente alle undici di sera dopo aver sopportato per tre ore un casino infernale.Con tutta l'educazione che mi contraddistingue ho fatto notare alla signora che giù si sentiva una miriade di rumori.Lei ha smentito e mi ha risposto così:"Stavo prendendo il lato con le bambine e poi siamo 5persone,noi viviamo.Sono pochi mesi che ci siamo trasferiti e sono già stufa delle vostre lamentele.Se avete problemi insonorizzate il soffitto".Dopo questa assurdità ci siamo rivolti all'amministratore al fine di richiamarli.C'è stato solo un giorno di silenzio dalla chiamata dell'amministratore,poi il calvario è ricominciato.Premetto che in tutto questo mia madre vive constantemente in ansia,non riesce a dormire visto che i rumori non cessano prima della mezzanotte.Si è comprata i tappi,ma non trova pace.Ha iniziato a prendere tranquillanti e ha un senso d'angoscia quando rincasa dal lavoro perchè sa cosa la attende.Alcuni giorni rincasa da lavoro alle 18 e arriva la sera stremata,ma non riesce a trovar sonno.Quando torna orima le cose non cambiano perchè anche un semplice riposo pomeridiano è impedito da quelli del piano di sopra.Ora l'ansia viene anche a me,perchè appena inizio a sentire questi rumori reiterati penso a mia madre un quello stato di perenne ansia e mi agito anch'io.L'avvocato ci ha detto che oltre a scriverli una lettera non può far nient'altro.Possibile?noi facciamo i salti mortali per pagare il mutuo di una casa che sta diventando l'inferno.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Caro Lettore,

      bisogna intervenire con una diffida legale ed una successiva azione civile, anche cautelare, ed eventualmente con una querela per rumori molesti e lesioni, nel caso in cui i rumori disturbino il sonno e creino stati di ansia.

      Dalla descrizione dei fatti non escludo neppure ipotesi di stalking. Quando il vicino sarà condannato a risarcire i danni forse si preoccuperà della vivacità dei figli e muteranno il proprio stile di vita.

      Cordiali saluti.

      Avv. Renato Musella

      Elimina
  37. gentile avvocato vorrei sapere come procedere nel caso della mia vicina del piano di sopra che tutto il giorno dalle 07:00, ed a volte anche prima, alle 23:30 cammina per casa con delle ciabatte dalla suola molto rigida che produce inevitabilmente rumore da calpestio perfettamente udibile addirittura con la televisione accesa.
    cordialmente.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Caro Lettore,

      bisogna intervenire con una diffida legale ed una successiva azione civile, anche cautelare, ed eventualmente con una querela per rumori molesti e lesioni, nel caso in cui i rumori disturbino il sonno e creino stati di ansia.

      Dalla descrizione dei fatti escludo decisamente ipotesi di stalking.

      Cordiali saluti.

      Avv. Renato Musella

      Elimina
  38. Egr.Avv. Musella,
    sono uno studente fuori sede che si è trasferito dal 1 novembre 2013 in una nuova abitazione, situata al piano rialzato di un grosso stabile.Aggiungo che il proprietario ha già provveduto alla regolarizzazione del contratto e che in base ad esso sono vincolato per un anno a rimanere quì. Proprio sulla mia stanza c'è un ragazzo che ha adibito la sua a studio di registrazione, peraltro non provvedendo ad insonorizzare la stessa. Per questo motivo dalle 10 del mattino, sino alle 22 (con breve interruzione dalle 14 alle 15) sono "costretto" ,mio malgrado, a subire una musica martellante che mi impedisce di svolgere qualsivoglia attività, dallo studio al riposo alla lettura,nelle ore descritte.
    Dopo tutta una serie di richieste da parte mia di ridurre le immissioni di tali rumori molesti, mi è stato risposto che si tratta di un suo diritto,del suo lavoro e che pertanto non provvederà in alcun modo. Mi sono rivolto all'amministratore del condominio, che però mi ha risposto di non poter fare nulla in tal senso.
    A causa di questo ho già dovuto rinunciare a sostenere un esame e non vorrei che tutto ciò possa nuocere al mio percorso universitario.
    Ora mi chiedo: è un mio diritto quello di poter studiare in casa? Ci sono gli estremi per un'azione legale?
    Grazie per la sua attenzione
    Cordiali saluti
    Gianpaolo Ricci

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Caro Lettore,

      bisogna intervenire con una diffida legale ed una successiva azione civile, anche cautelare, ed eventualmente con una querela per rumori molesti e lesioni, nel caso in cui i rumori disturbino il sonno e creino stati di ansia.

      Dalla descrizione dei fatti escludo al momento ipotesi di stalking.

      Bisognerebbe in ogni caso chiarire se questo studio di registrazione rientra nell'attività professionale del vicino o se sia stato allestito per puro hobby, poiché la disciplina in materia di immissioni di rumore varia a seconda che ci si trovi in presenza di rumori prodotti nell'ambito di attività economiche.

      Cordiali saluti.

      Avv. Renato Musella

      Elimina
  39. Egr. Avvocato,

    Innanzitutto La ringrazio della Sua disponibilità e competenza.

    Abito in una bifamiliare, nell'altra metà confinante una signora abituata a scambiare il giorno, o meglio pomeriggio per la notte e ad emettere rumori derivanti dal trascinare sedie, sbattere oggetti e le ante dei mobili, a urla contro il compagno, tra l'altro disabile, in fasce orarie notturne.
    Da due mesi a questa parte, la stessa persona ha introdotto nella già vasta gamma un rumore particolarmente forte e penetrante, della durata di una ventina di secondi, molto fastidioso, come se battesse sul pavimento con qualcosa di molto pesante, obbligandomi a svegliare anche due volte per notte e perdere ore di sonno, aspettando il cessare degli altri rumori, o almeno una sosta sufficiente a riprendere il sonno interrotto.
    Cieca un mese fa intorno all'una di notte, al ripresentarsi del problema telefonai alla vicina chiedendole di provocare meno rumore, sentendomi (arrogantemente) rispondere "Vai a lavorare!, se uno ha sonno dorme lo stesso!", replicai "La mia situazione lavorativa non ti riguarda e giusto per precisare di mattina mi alzo per cercare lavoro" e lei chiuse il telefono, la situazione non è cambiata, anzi, in un primo momento sembrava persino accentuare il rumore.
    Inoltre da un paio di settimane mi ritrovo a soffrire di follicolite legata a stress e su consiglio del medico curante ho dovuto riprendere l'assunzione di antidepressivi ed ansiolitici per limitare gli effetti negativi dovuti alla situazione, dato che ormai andare a dormire è diventato come un appuntamento con le abitudini altrui, medicinali assunti in passato per problemi di carattere certamente differente.
    Non mi sembra il caso di rendere "pan per focaccia" anche perché non vivo da solo e di conseguenza non posso fare ciò che voglio, sono l'unico a dover dormire in una stanza confinante e mi sento impotente, come potrei muovermi per risolvere la situazione?

    Cordialmente ringrazio e porgo distinti saluti.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Caro Lettore,

      innanzi tutto, visto che la salute è messa gravemente a repentaglio da queste persone, se può cerchi di spostarsi in un'altra stanza ove non sono udibili questi rumori molesti.

      In ogni caso, bisogna intervenire con una diffida legale ed una successiva azione civile, anche cautelare, ed eventualmente con una querela per rumori molesti e lesioni, nel caso in cui i rumori disturbino il sonno e creino stati di ansia.

      Dalla descrizione dei fatti non escludo neppure ipotesi di stalking, ma si procuri delle prove solide che consentano al Pubblico Ministero di sostenere una tanto grave accusa in giudizio.

      Cordiali saluti.

      Avv. Renato Musella

      Elimina
  40. Caro Avvocato,io da due anni vivo in un condominio dove sotto di me c'è una signora che fa camicie su misura e lavora in un appartamento dopo ripetuti reclami all'amministratore nulla e cambiato , poi c'è un albero nel suo giardino alto due piani che quando c'è vento ci sveglia nel cuore della notte come se fosse il finimondo cosa posso fare ? Grazie

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Caro Lettore,

      bisogna intervenire con una diffida legale ed una successiva azione civile, anche cautelare, ed eventualmente con una querela per rumori molesti e lesioni, nel caso in cui i rumori disturbino il sonno e creino stati di ansia.

      Dalla descrizione dei fatti escludo al momento ipotesi di stalking.

      Rilevo che nel caso di specie trova applicazione la disciplina in materia di immissioni di rumore nell'ambito di attività economiche.

      In ogni caso, la Sua vicina dovrebbe mettere in sicurezza le piantagioni del suo giardino ed evitare che le stesse arrechino abitualmente disturbo al vicinato.

      Cordiali saluti.

      Avv. Renato Musella

      Elimina
  41. Gentile Avvocato,
    abito in condominio sopra ad un appartamento il cui proprietario ha effettuato dei lavori al soffitto che hanno compromesso seriamente l'isolamento acustico tra il suo ed il mio appartamento.
    Probabilmente il mio vicino ha costruito un contro-soffitto in cartongesso che causa un effetto tipo "cassa di risonanza", secondo il quale tutti i rumori da loro prodotti vengono amplificati verso l'alto, e cioè verso il mio appartamento.
    Alle mie proteste, i rumori sono aumentati e addirittura diventati volontari, tanto da indurmi a prendere la decisione di mettere in vendita l'appartamento e trasferirmi in affitto in un'altra abitazione.
    Le chiedo: secondo Lei c'è il modo di chiedere un risarcimento per il danno subito, oppure una condanna a ripristinare l'isolamento acustico precedente ai lavori effettuati dal mio vicino?
    La ringrazio e La saluto cordialmente.
    Giorgio

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Caro Giorgio,

      nel Suo caso, bisogna intervenire tempestivamente con una diffida legale ed una successiva azione civile, anche cautelare, ed eventualmente con una querela per rumori molesti e lesioni, nel caso in cui i rumori disturbino il sonno, la tranquillità e creino stati di ansia.

      Dalla descrizione dei fatti non escludo neppure ipotesi di stalking, ma si procuri delle prove solide che consentano al Pubblico Ministero di sostenere una tanto grave accusa in giudizio.

      Sotto il profilo probatorio, le prove possono essere costituite da dichiarazioni testimoniali e materiale audio. Se poi riesce a far effettuare una perizia fonometrica, tanto meglio.

      Se poi ha già deciso di mettere in vendita l'appartamento, si ricordi che l'acquirente dovrà da Lei essere avvertito della situazione con i vicini, in quanto, in difetto, rischia un contenzioso futuro per vizi della cosa venduta e violazione dell'obbligo di correttezza nel corso delle trattative. Pertanto, consiglio di intervenire, prima, con le opportune azioni giudiziarie e, poi, eventualmente, vendere.

      Cordiali saluti.

      Avv. Renato Musella

      Elimina
  42. Caro Avv. Musella,
    avrei un quesito da porLe sul tema "rumori e vicinato" vista la Sua preparazione e disponibilità
    Ho sopra di me una coppia che ha due bambini ai quali viene tutto concesso essendo inquilini e non proprietari.
    La mediazione verbale non ha dato frutto alcuno, solo dei sonori epiteti nei miei confronti.
    Il regolamento condominiale vieta rumori molesti prima delle 8am e dopo delle 11pm, in genere gli orari sono attesi (non sempre).
    L'amministratore adducendo la motivazione che "non sempre i vicini fanno rumore oltre gli orari consentiti" se ne lava le mani, le autorità non hanno mai tempo di passare anche quando i rumori vanno oltre le 24.
    Ho una bimba di 7 mesi che si sveglia per il frastuono, magari dorme già alle 22 e non dopo le 23.
    Al pomeriggio non riesce a riposare in casa, spesso usciamo per farla dormire.
    Sarebbe possibile dimostrare mediante una perizia l'effettivo disagio ed ottenere, spero, un avvertimento per gli inquilini e/o un risarcimento per le mie spese?
    Sto accollandomi il fonoisolamento di alcune stanze per la salute della piccola, ogni mediazione data dal buon senso fallisce. Mi sento impotente.
    Avendo inquadrato le persone anche un amonimento dall'amministratore verrebbe ignorato, ahime solo qualcosa di "pesante" potrebbe dare qualche frutto soprattutto se toccasse il vil denaro.

    Se ha tempo una Sua riposta sarà oltemodo gradita.

    La ringrazio in anticipo per il Suo tempo

    Grazie mille

    Luca

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Caro Luca,

      innanzi tutto, visto che la salute di un neonato è messa gravemente a repentaglio da queste persone, se può, cerchi di adottare ogni misura necessaria a neutralizzare questi rumori molesti.

      In ogni caso, bisogna intervenire tempestivamente con una diffida legale ed una successiva azione civile, anche cautelare, ed eventualmente con una querela per rumori molesti e lesioni, nel caso in cui i rumori disturbino il sonno, la tranquillità e creino stati di ansia.

      Dalla descrizione dei fatti non escludo neppure ipotesi di stalking, ma si procuri delle prove solide che consentano al Pubblico Ministero di sostenere una tanto grave accusa in giudizio.

      Sotto il profilo probatorio, le prove possono essere costituite da dichiarazioni testimoniali e materiale audio. Se poi riesce a far effettuare una perizia fonometrica, tanto meglio.

      Visto, ad abundantiam, che queste persone, anche se solo verbalmente, L'hanno già aggredita in passato, in occasione dei rumori li vada a tovare e cerchi di contestarne le condotte (civilmente), naturalmente con il registratore in tasca, onde provocare in loro una reazione.

      Per quanto riguarda la figura dell'amministratore di condominio, lo stesso deve intervenire in quanto è lui a doversi occupare del rispetto del regolamento di condominio, così come il proprietario dell'appartamento.

      Cordiali saluti.

      Avv. Renato Musella

      Elimina
    2. Gentile Avvocato Mustella

      Il mio problema è con una coppia di persono di oltre 60 anni che abitano sopra di me anni e litigano ferocemente giorno e notte con linguaggio da scaricatori di porto e bestemmie tanto che è stato richiesto l'intervento dei carabinieri addirittura da persone che abitano in palazzi di fronte.

      Avendo io due bambini di 9 e 14 anni ho, oltre al problema del rumore provocato dai litigi e dai tacchi della signora, anche un problema di esposizione dei bambini ad un linguaggio non consono alla loro età.

      Ho già provveduto a richiamare ad un comportamento più civile almeno nelle ore notturne ma immancabilmente il problema si ripresenta dopo qualche giorno (possono essere 5-6 come anche qualche settimana come accaduto dopo l'intervento dei carabinieri).

      Adesso, anche leggendo i suoi consignli provvederò a registrare il prossimo episodio in modo da avere prova documentale del rumore e del linguaggio scrurrile.

      Gradirei molto un suo consiglio su come muovermi anche per capire se il tipo di linguaggio possa configurare un reato diverso da quello imputabile al semplice rumore.

      La ringrazio in anticipo
      Paolo

      Elimina
    3. Caro Paolo,

      nel Suo caso, bisogna intervenire tempestivamente con una diffida legale ed una successiva azione civile, anche cautelare, ed eventualmente con una querela per rumori molesti e lesioni, nel caso in cui i rumori disturbino il sonno, la tranquillità e creino stati di ansia.

      Dalla descrizione dei fatti, escludo, invece, ipotesi di stalking, dal momento che, come da Lei riferito, gli insulti ed epiteti vari non sono rivolti a terze persone.

      Escludo, inoltre, che il turpiloquio posto in essere dai vicini molesti possa integrare una autonoma ipotesi di reato, al di là della violazione della disciplina sui rumori molesti.

      Ritengo, invece, che possa configurare un illecito civile, dal momento che è un elemento perturbartore nell'educazione dei Suoi figli.

      Cordiali saluti e buon anno.

      Avv. Renato Musella

      Elimina
  43. Buongiorno Avv.,
    Ho una vicina ottantenne non sana di mente che da quando ho preso casa in affitto qui mi ha minacciato di morte, aggredito fisicamente con mio marito presente, aggredito la casa varie volte in quanto sente gente a ballare coi tacchi sul pavimento...noi siamo fuori tutto il giorno pertanto sui fantasmi che sente non ci potremmo accordare mai o fare pace..in piu pure la proprietaria di casa e' scappata di casa per causa sua, gli altri vicini invece hanno subito lo stesso trattamento piu o meno, hanno anche fatto una riunione tutti quanti prima che noi fossimo arrivati li, per vedere se fosse sana di mente o meno, ma i suoi figli non hanno voluto sentire ragioni...sono costretta a trasferirmi, ma ci chiedono sei mesi o ci trattengono la caparra, come possiamo imputare l' omissione alla proprietaria?devo spendere altri 4000 euro per una nuova casa..mi insegue le mattine e non ho altra via di uscita dal palazzo.
    La ringrazio anticipatamente, spero ci possa indicare una strada da prendere

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Cara Lettrice,

      il caso descritto rappresenta un'evidente ipotesi di stalking condominiale.

      Vi è, peraltro, una ordinanza dell'Ufficio GIP del Tribunale di Milano, con cui nel settembre 2012 venne disposto l'allontanamento di una persona con problemi psichici, che, proprio come nel Suo caso, perseguitava ed aggrediva i vicini di casa.

      Alla luce di quanto sopra, si dovrebbe intervenire tempestivamente con un'azione civile, anche cautelare, e, contestualmente, con una denuncia-querela per stalking, coinvolgendo anche l'Amministratore del Condominio e gli altri condomi, visto che la stalker rappresenta un problema comune e minaccia, con la condotta tenuta, il pacifico godimento delle parti comuni condominiali.

      Tuttavia, mi pare di aver capito che ormai il Suo obiettivo è quello di cambiare casa, senza dover 1) perdere caparra (rectius il deposito cauzionale) e 2) senza dover corrispondere al conduttore l'indennità di preavviso.

      Nel caso di specie, sebbene a livello teorico sussisterebbe una giusta causa di recesso immediato, essendo minacciata la Sua incolumità pisco-fisica (e, quindi, la proprietà non avrebbe titolo per trattenere il deposito cauzionale e per chiedere l'indennità di preavviso), tuttavia, a livello pratico, l'esperienza insegna che chi ha i soldi in mano ha il coltello dalla parte del manico.

      E' evidente che, come confermato dai Suoi timori, la locatrice ben potrebbe trattenere il deposito cauzionale.

      E' fondamentale, quindi, nel Suo caso, 1) esaminare il contratto di locazione, 2) sapere se è mai stata intrapresa un'azione giudiziale contro la vicina molesta, 3) se è stato richiesto un intervento della proprietà, 4) se la proprietà (o un eventuale agente immobiliare coinvolto) abbia illo tempore sottaciuto, durante la trattative finalizzate alla locazione dell'immobile, la presenza di un problema tanto grave.

      Pertanto, prima di andare via di casa, a mio modesto avviso, Lei dovrebbe almeno presentare denuncia-querela contro il molestatore ed un esposto al Pubblico Ministero, affinchè venga instaurato il giudizio per la declaratoria di interdizione della Sua vicina, ormai non più nel possesso delle proprie facoltà.

      Richiederei un intervento deciso della proprietà , con una diffida, contestando eventualmente il fatto che - a suo tempo - non sia stato comunicato il problema e coinvolgerei anche i figli di questa persona, che non sono esenti da responsabilità.

      Se, intraprese queste iniziative, la situazione non dovesse mutare, si potrebbe intimare il recesso dal contratto per giusta causa.

      Questo l'inter da seguire, e ciò in considerazione del fatto che il conduttore può, comunque, instaurare in piena autonomia le azioni a tutela del diritto di godimento (anche se a mio avviso nel caso di specie è fondamentale il supporto della proprietà) e se il conduttore non assume alcuna iniziativa a tutela del proprio diritto, potrebbe perdere il beneficio della giusta causa del recesso.

      Cordiali saluti.

      Avv. Renato Musella

      Elimina
  44. Buonasera Avv.
    Volevo chiedervi un consiglio. Abito in un appartamento al primo piano, sto in causa da qualche mese con i proprietari del piano terra per un terreno condominiale che circonda la casa di cui se ne sono appropriati. Ho ricevuto diversi dispetti dai vicini musica alta, rumori, hanno tinteggiato parte del fabbricato lasciando il primo piano allo stato grezzo, hanno spostato le fogne, costruiti muri su corte condominiale e uno sgabuzzino dove hanno posizionato la loro caldaia...
    Dopo tutto questo che ho subito ho sentito che mi hanno denunciato per stalking hanno messo dei testimoni ed hanno registrato rumori sotto consiglio del loro legale...
    Come dovrei difendermi da queste false accuse?? ancora tutt'oggi sto subendo dispetti

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Caro Lettore,

      in primo luogo, Lei dovrà difendersi nel processo penale instaurato dai Suoi vicini, se è vero che L'hanno denunciata (a tal fine può mettersi in contatto con lo Studio).

      In secondo luogo, dovrebbe proporre, con urgenza, una denuncia-querela per stalking (visto che, da quanto mi riferisce, la vittima dei dispetti sarebbe proprio Lei - mi auguro che abbia raccolto del materiale probatorio adeguato) ed una contro-querela per calunnia (se è stato denunciato per un fatto che Lei non ha commesso, si configura il reato di calunnia).

      In seguito, dovrebbe essere instaurato contro i molestatori un procedimento cautelare, per ottenere la cessazione delle molestie e/o l'insonorizzazione dell'immobile dei vicini rumorosi, ed ordinario, per il risarcimento dei danni.

      E ancora, se i vicini rumorosi hanno usurpato parti comuni condominiali ed hanno assunto atteggiamenti molesti tanto gravi, come quelli descritti, verosimilmente vi saranno state assemblee condominiali dove tali condotte saranno state messe all'ordine del giorno ed avranno arrecato disturbo ad altri condomini.

      Nel qual caso dovrebbero, per il ripristino della legalità, essere assunte anche iniziative giudiziare, in sede civile, dall'amministratore o dagli stessi condomini, nell'interesse del Condominio, in caso di inerzia dell'organo amministrativo.

      Cordiali saluti e buon anno.

      Avv. Renato Musella

      Elimina
  45. Buongiorno.

    Ho un grosso problema coi vicini di sopra. Lasciano che la loro bambina, da sola o con altri, faccia qualsiasi tipo di attività molesta, tra cui l'utilizzo di una specie di triciclo che ha l'effetto sonoro di una levigatrice. Questo accade sia in orario pomeridiano, soprattutto nel weekend, sia in orario serale. Per non parlare di una lunga serie di altri rumori forti a cui ci sottopongono, spesso fatti apposta. Dopo aver cercato di dialogare civilmente in tutti i modi, adesso non ci resta che protestare sbattendo contro il muro o gridando. Ieri hanno mandato LORO la polizia in casa A NOI, non so con quale motivazione, perchè gli agenti non ce l'hanno potuta dire. Gli agenti ci hanno consigliato di fare lo stesso anche noi. E' vero quello che mi hanno detto, cioè che dalle 7 alle 22 la gente può fare in casa qualsiasi rumore anche terribile e nessuno può protestare? Grazie

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Caro Lettore,

      bisogna intervenire con una diffida legale contro gli occupanti dell'immobile ed una successiva azione civile, anche cautelare, ed eventualmente con una querela per rumori molesti e lesioni, nel caso in cui i rumori disturbino il sonno e creino stati di ansia.

      Dalla descrizione dei fatti non escludo neppure ipotesi di stalking.

      Le suddette azioni sono da intraprendere quanto prima, visto che i Vostri vicini hanno assunto per primi delle iniziative, forse proprio per prevenire Vostre eventuali contestazioni.

      Cordiali saluti.

      Avv. Renato Musella

      Elimina
    2. Buongiorno Avvocato,
      la ringrazio per la sua cortese risposta.
      Volevo aggiungere che i suddetti vicini di sopra sono poi venuti anche ad attribuirci una lettera anonima loro pervenuta con su scritte accuse varie e stravaganti. Abbiamo detto di loro di procedere a una perizia calligrafica, se ne sono convinti: non lo faranno, perchè ne risulterebbe che se la sono scritta da soli. Trattasi, a mio avviso di ulteriore intimidazione.
      Ho poi trovato il regolamento della polizia municipale per il comune di Genova, città dove abito: non ci sono orari per quanto riguarda il divieto di fare rumori gratuiti in casa. Gli orari valgono solo per l'uso di elettrodomestici, per attività lavorative e opere di ristrutturazione, quindi quello che mi hanno riferito gli agenti di PS venuti in casa mia non corrisponde a verità. Può confermarmelo?
      Infine, sì, ci hanno procurato e ci procurano stati di ansia tali che non si può fare a meno di avere sempre in casa farmaci ansiolitici: ci sono le prove, presso il nostro medico di famiglia, che tali farmaci circolano in casa nostra dall'anno dell'arrivo di queste persone.

      Elimina
  46. buongiorno, ho un grossissimo problema!
    il mio vicino, nell'appartamento soprastante, è veramente una persona maleducata e ignorante, poiché nonostante sia stato più volte detto di comportarsi in modo civile ,non ha cambiato una sola virgola del suo comportamento. svolge ogni tipo di rumore molesto a qualsiasi ora, dalla tv accesa ad altissimo volume in tarda serata, alla musica altissima, al camminare con non so bene cosa, spostare mobili ( immagino dal tipo di rumore che sento) ad orari improponibili ma soprattutto, e questo è il maggiore dei problemi, ad avere rapporti sessuali in modo veramente inappropriato. e sto parlando di un uomo di una quarantina d'anni che presumo - presumevo- potesse anche avere la decenza di capire che in un condominio, l'orgasmo della sua concubina può essere anche un po' più silenzioso. a parlare è una ragazza di 25 anni, quindi non sto parlando da bacchettona, ma da persona veramente infastidita, anche perché i rumori si sentono in tutta la casa, veramente forte ed è anche imbarazzante girare per casa parlando con i miei genitori sullo sfondo di orgasmi.
    e' stato riferito all'amministratore di condominio che non ha fatto nulla. ovviamente è un problema anche per la signora che abita al piano di sopra a queste persone.
    cosa si può fare??

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Cara Lettrice,

      bisogna intervenire con una diffida legale sia contro gli occupanti dell'immobile ed una successiva azione civile, anche cautelare, ed eventualmente con una querela per rumori molesti e lesioni, nel caso in cui i rumori disturbino il sonno e creino stati di ansia.

      Dalla descrizione dei fatti non escludo, neppure, ipotesi di stalking (vi sono precedenti giurisprudenziali anche in tema di perpetrazione di perfornance sessuali moleste).

      Cordiali saluti.

      Avv. Renato Musella

      Elimina
  47. Buongiorno,
    ho acquistato un appartamento che, ahimè, credevo silenzioso (durante le visite con l'agenzia immobiliare), ma che si è rivelato invece un inferno, dal primo giorno che ci ho messo piede!
    L'appartamento è in un palazzo costruito negli anni 50, dove l'insonorizzazione acustica è assolutamente inesistente.
    A parte sensibilizzare i vicini a fare meno rumore possibile, ho il vicino di sopra che mette musica ad alto volume e cammina a piedi scalzi, rimbombando tutte le ore.

    Addirittura, i vicini di pianerottolo appena abbiamo iniziato i lavori di ristrutturazione, ci hanno caldamente consigliato di insonorizzare le pareti. Cosa che abbiamo fatto, ma che non è servita molto. Inoltre, i vicini avevano chiesto anche ai vecchi proprietari di insonorizzare, e loro si sono ben guardati dal farci presente il problema al momento dell'acquisto! Posso rivalermi sul vecchio proprietario e sull'agenzia per vizi occulti?

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Cara Lettrice,

      bisogna intervenire con una diffida legale, una successiva azione civile, anche cautelare ed, eventualmente, con una querela per rumori molesti e lesioni, nel caso in cui i rumori disturbino il sonno e creino stati di ansia.

      Dalla descrizione dei fatti non escludo, neppure, ipotesi di stalking.

      Naturalmente è esperibile l'azione di garanzia per vizi o mancanza di qualità promesse, che tuttavia impone termini decadenziali e di prescrizione molto rigorosi ed in subordine un'azione di inesatto adempimento contrattuale o di responsabilità precontrattuale. Si potrebbe anche valutare, nel caso in cui il precedente proprietario fosse a conoscenza dell'insalubrità dell'immobile per le immissioni, anche un'azione di annullamento per dolo.

      Cordiali saluti.

      Avv. Renato Musella

      Elimina
  48. Buongiorno Avvocato, ho letto con attenzione molti post per vedere se rientravano nel mio caso così avrei avuto una risposta, ma purtroppo non ho trovato nulla.
    Ho notato che purtroppo sono tutte lamentele riguardanti i rumori e le molestie condominiali subiti.
    La mia situazione è praticamente il contrario e mi spiego meglio.
    Abito con mia moglie e mio figlio di 16 anni in un appartamento al 5 piano di una palazzina composta da 6 appartamenti. Sopra abita una coppia anziana molto strana che soffre di mania di persecuzione.
    Già 4 anni i primi problemi, con una scusa mi fecero salire e incominciarono a infierire contro di me e contro mio figlio allora 12 enne (non presente) affermando che sentivano continui rumori di trascinamento sedie, mobili, la porta di ingresso sbattuta, strilli ecc. ecc.. che a loro dava fastidio a tal punto da non fargli dormire. Tutto questo secondo loro era fatto di proposito e che noi c'è l'avessimo con loro. Nell'occasione mi furono rivolte delle minacce di denuncia. Tutto si risolse con una breve discussione ove io respingevo tutte le accuse.
    Oggi a distanza di 4 anni sono tornati alla carica. Stessa tecnica, stesse parole con l'aggiunta che mio figlio c'è l'ha con loro che trascina le sedie volontariamente per crearli un danno, che non riescono a riposare il pomeriggio e la solita minaccia di denuncia.
    Voglio precisare che le accuse sono infondate, mio figlio esce di casa la mattina 7,15 per andare a scuola e rientra alle 14,00. Il pomeriggio capita che mio figlio rimane solo in casa si dedica ai compiti, al computer e alla televisione. Esce di casa alle 17.30 e rientra alle 20.00 e non fa assolutamente rumore così forte da turbare la loro psiche. La nostra vita in casa si svolge regolarmente come tutte le famiglie di questo mondo, i rumori sono rumori di una normale vita quotidiana.
    Voglio precisare che mai nessun condomino del palazzo si è mai lamentato e non mia ricevuto nessuna lettera dall'amministratore.
    Come mi devo regolare e auspicabile che mi tuteli e come? Posso incorrere in qualche denuncia?
    Grazie e complimenti

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Caro lettore,

      in effetti Lei espone il problema inverso. Sul punto, se Lei è sicuro delle proprie ragioni ed è sicuro del fatto che i Suoi vicini soffrono di una patolgia psichica, non ha l'obbligo di tutelare i Suoi diritti mediante una denuncia-querela, chiendendo altresì l'attivazione dei servizi sociali.

      Cordiali saluti.

      Avv. Renato Musella

      Elimina
  49. Buongiorno Avvocato
    Noi viviamo in una casa bifamiliare: la mia famiglia al piano terreno e l'altra famiglia al piano di sopra. Questa villetta era di un unico proprietario che dopo un fallimento ha venduto la parta sopra e la nostra invece l'abbiamo presa all'asta. Quindi non abbiamo nessun regolamento condominiale. Sono ormai dieci anni che siamo ai ferri corti. I due appartamenti non hanno isolamento acustico. Abbiamo isolato (13.000 euro)noi da sotto il soggiorno e la nostra camera da letto dove i tonfi, i salti, le corse,i rumori della cucina e gli spostamenti dei mobili erano insopportabili. I periti, dal loro appartamento sopra (chiamati da noi privatamente)hanno misurato 65/70 decibel. Viviamo in questa casa in campagna vicino la bosco con nessun rumore all'esterno. La questione è la seguente: non abbiamo potuto isolare le due stanze dei nostri figli per i costi e perché hanno angoli e rientranze che non permetterebbero un buon risultato. Sopra queste stanze vi è il loro corridoio e parte del loro soggiorno. Le loro figlie corrono fino alle 22.00/22.30 e fino a quelle ore si sentono inoltre altri tipi di rumori come ante che sbattono, spostamenti, le soventi urla e parolacce della si.ra che creano disagio e i nostri figli ne soffrono parecchio.Noi abbiamo la sveglia alle 6.30 perché i nostri figli scendo in città per studiare, noi lavoriamo e i tragitti sono lunghi. Alle 21.00, 21.30 in poche parole i bambini vanno a dormire, Con il dialogo non è servito risolvere la situazione perché ci hanno detto più volte che siamo intolleranti. Loro si alzano tardi e hanno ritmi e giornate completamente diverse dalle nostre. Inoltre ci hanno contestato l'abbaio del cane alle 8.30 del mattino, Il cane è accudito da mia mamma e praticamente abbaia se per caso è sul terrazzo al postino. La sig.ra ha poi comportamenti incivili: spazza il balcone facendo cadere cocci e mozziconi nel nostro giardino, accende lo stereo a volume molto alto tanto, cammina con i tacchi, sbatte la porta di entrata quando rientrano dopo le 23.00.. Tutti episodi che a lungo andare ci stanno logorando.. Possiamo chiedere ad un giudice di pace di regolare questa situazione anche stabilendo una specie di orario condominiale? Siamo noi troppo esigenti con l'orario del riposo serale? Anche nelipomeriggi dei fine settimana fanno pulizie o trambusto dalle 13.00 alle 15.00, poi fanno le penichelle e alle 19.00 comincia la vita. Tenga conto che viviamo in un piccolo paese, in un contesto di natura e silenzio e questo peggiora sicuramente la percezione dei rumori. Ci può aiutare il giudice di pace o appunto abbiamo pretese troppo alte e potrebbe essere un boomerang perché poi nelle fasce di orario libere dal riposo potrebbero farci impazzire? Purtroppo abbiamo capito che ci sono ripicche e dispetti e questo però mette noi nella condizione di più deboli abitando di sotto. Grazie.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Caro Lettore,

      premesso che - circostanza comunque irrilevante - nel Vostro caso si configura un'ipotesi di mini condominio, con conseguente applicazione della relativa normativa, contro i Vostri vicini molesti bisogna intervenire con una diffida legale, una successiva azione civile, anche cautelare ed, a mio avviso, una querela per rumori molesti e lesioni, nel caso in cui i rumori disturbino il sonno e creino stati di ansia nonché per stalking e lancio pericoloso di oggetti.

      La Corte di Cassazione in diverse pronunce ha ritenuto la sussistenza del reato di lancio pericoloso di oggetti nella condotta di chi lanci sporcizia ed acqua sporca in un contesto residenziale.

      La mancanza di un regolamento condominiale incide solo sulla competenza per materia dell'autorità giudicante civile.

      La presenza del regolamento condominiale infatti attribuisce automaticamente la competenza al Tribunale, mentre la sua assenza rende l'individuazione del Giudice Civile competente più complessa, per via di alcuni contrasti giurisprudenziali.

      Nell'esperienza di Mk&P siamo riusciti ad ottenere la pronuncia del Tribunale sulla propria competenza in casi analoghi.

      Cordiali saluti.

      Avv. Renato Musella

      Elimina
  50. Buongiorno Avvocato,
    Le scrivo perchè come tanti non posso godere della casa che io e mio marito abbiamo acquistato con sacrifici.
    Il mio problema è che i vicini del piano di sopra strisciano continuamente sedie in metallo sul solaio che ci divide (mio marito in un tentativo di dialogo le ha viste), quando ci sono bambini (molto spesso) saltellano a qualunque ora e lei inizia le pulizie alle 6 del mattino trascinando ogni oggetto svegliandoci, ma ormai dormiamo con i tappi. Per non annoiarla le scriverò solo ciò che è accaduto ieri. Preparavo la cena ma dopo una mezz'ora di baccano ho accusato tachicardia (soffro di tiroide e lo stress mi fa particolarmente male). Abbiamo chiamato la guardia medica che è arrivata alle 22:30 perchè impegnata in un'altra visita. Ha constatato una pressione 140/90 e ha inoltre udito i rumori. Ha ovviamente riportato tutto nella relazione medica e ha detto di essere disponibile nell'eventualità. A mezzanotte, non potendo dormire, mio marito ha bussato a casa loro e si sono giustificati dicendo che c'erano bambini e che comunque li avrebbero fatti smettere. Ormai sono 5 anni che questa situazione va avanti (abbiamo resistito così tanto perchè viaggiamo spesso per lavoro e provi ad immaginare la gioia di tornare a casa), qualche mese fa ho letto il suo forum e ho seguito alcuni consigli: ho registrato e ho anche diverse testimonianze a mio favore. Potrebbe dunque dirmi quale è il prossimo passo da compiere? Non mi consigli di parlare con loro perchè un giorno, dopo la mia gentile richiesta di utilizzare i feltrini e di rispettare gli orari di riposo mi risposero che se non volevo sentire rumori dovevo comprarmi una villetta. Sono anche preparata a farmi assistere da un legale, visto che la maggior parte dei post trovati in rete mette in luce la difficoltà di chi subisce continuamente molestie a far rispettare i propri diritti. La ringrazio in anticipo.
    Saluti
    Cinzia

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Cara Lettrice,

      come anticipatoLe nel nostro incontro, bisogna intervenire con una diffida legale, una successiva azione civile, anche cautelare, ed eventualmente con una querela per rumori molesti e lesioni, nel caso in cui i rumori disturbino il sonno e creino stati di ansia.

      Dalla descrizione dei fatti non escludo, neppure, ipotesi di stalking.

      Mi faccia sapere come procede e se la situazione è migliorata a seguito della diffida.

      Cordiali saluti.

      Avv. Renato Musella

      Elimina
  51. Buongiorno Avvocato
    Ho un problema da porle abito in un condominio la famiglia che abita sopra di me durante il giorno e alla sera si sentono rumori di trascinamento di mobili, urla di litigi, bambini che corrono nell'appartamento. Ora esasperati dalla situazione vorrei chiderle un consoglio su come dovrei comportarmi inoltre vorrei sapere se l'amministratrice ha il dovere di intervenire o se non è compito suo
    La ringrazio anticipatamente cordiali saluti

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Caro Lettore,

      contro i vicini bisogna intervenire con una diffida legale, una successiva azione civile, anche cautelare, ed eventualmente con una querela per rumori molesti e lesioni, nel caso in cui i rumori disturbino il sonno e creino stati di ansia.

      Dalla descrizione dei fatti non escludo, neppure, ipotesi di stalking.

      Cordiali saluti.

      Avv. Renato Musella

      Elimina
  52. buonasera ho bisognio di un aiuto abito con afito di 4 ani sono stata sfortunata di trovare vicini cossi vi raconto per darmi un consiglio sono due famigli due sorelle che abita una sutto casa mia e una fianca me mi stau distrugendo pshihologicamente efectivamente mi teroriza ale 8 di mattina prima di andarmi al lavoro gia inizia come scendo si meto a lucare io ho sputat murii io buto le sigarete io buto cingom tutele stronzate tutele buggi nu posoo scendere no poso salire acasa mia che poso fare mio marito e multo stresat io esco pazza grida mi minacia mi spaca la cap che poso fare qui sono tutti loro con loro come poso provare poso fare la registrazione con telefonino perché noi siame forestieri di questo paese vi ringrazio chiedo scusa non scrivo tanto coreetto io sono straniera mio marito italian vi prego aiutatemi non ci la facio più a vivere cossi

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Caro Lettore,

      contro i vicini bisogna intervenire con una diffida legale, una successiva azione civile, anche cautelare, ed eventualmente con una querela per rumori molesti e lesioni, nel caso in cui i rumori disturbino il sonno e creino stati di ansia.

      Dalla descrizione dei fatti ritengo che sussista senza ombra di dubbio una ipotesi di stalking.

      Cordiali saluti.

      Avv. Renato Musella

      Elimina
  53. Buongiorno avvocato,
    ho due problemi che vorrei esporle, il primo riguarda i signori che abitano sopra di me, che si svegliano alle 4.30 del mattino circa e fino alle 7.30 quando escono di casa si comportano come se fosse pieno giorno, camminando con scarpe dalla suola rigida, trascinando sedie e discutendo a voce alta! io e mio marito siamo costretti a dormire con tappi da cantiere, abbiamo già spedito una lettera ma ci è stato risposto che queste sono le loro abitudini. Il secondo problema riguarda il portone d ingresso, che ogni volta che sbatte nelle ore notturne crea un rumore simile ad una cannonata, impossibile non svegliarsi anche con i tappi da cantiere. Abbiamo già provveduto a far sostituire la molla che accompagna il portone, a nostre spese, e già questo mi sembra ingiusto, ma il rumore si è solo un po attenuato.
    L amministratore non intende fare nulla per risolvere il problema, da quando abitiamo nel nuovo appartamento la nostra qualità della vita è di gran lunga peggiorata. Il riposo notturno non è un diritto?

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Caro Lettore,

      contro i vicini bisogna intervenire con una diffida legale, una successiva azione civile, anche cautelare, ed eventualmente con una querela per rumori molesti e lesioni, nel caso in cui i rumori disturbino il sonno e creino stati di ansia.

      Dalla descrizione dei fatti non escludo, neppure, ipotesi di stalking.

      Contro il Condominio anche si deve intervenire nei termini sopra esposti, nel caso in cui parti comuni condominiali arrechino disturbo. Se si può evitare che il portone produca questi rumori intollerabili, è dovere dell'Amministrazione attivarsi senza ritardo.

      Cordiali saluti.

      Avv. Renato Musella

      Elimina
  54. Buongiorno Avvocato,
    dopo aver letto il suo esaustivo articolo e tutti i commenti sottostanti voglio sottoporle una questione attinente: ho il figlio adolescente di un vicino di casa al piano superiore che punta la sveglia (nella fattispecie un cellulare con hit dl caso) ad ore antelucane (inizio variabile tra le 5.15 e le 6,30) per lasciarla suonare indefinitamente anche per due ore di seguito. Purtroppo ho il sonno leggero, associato alla scarsa insonorizzazione del solaio e vista la "durata della sveglia" è impossibile cercare di non farci caso. Ho più volte sollecitato la famiglia soprastante ad intervenire senza alcun risultato. La scusa è che "il ragazzo si deve svegliare per studiare", fatto sta che gli unici a svegliarsi sono mia moglie e il sottoscritto. Si può intravedere una condotta legalmente perseguibile?
    Grazie in anticipo del tempo che vorrà dedicarmi.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Cara Lettrice,

      la condotta da Lei descritta può integrare tutt’al più un illecito civile sotto il profilo delle immissioni moleste intollerabili, rumori molesti e, nel caso in cui tali rumori generino malessere ed ansia, lesioni.

      Secondo la ricostruzione dei fatti da Lei operata, le immissioni si ridurrebbero ad una sola condotta potenzialmente illecita, vale a dire il suono prolungato della sveglia.

      Nel caso di specie non è neppure detto che la condotta immissiva sussista, in quanto bisogna verificare se effettivamente il volume della sveglia sia elevato o sia solo un problema di insonorizzazione.

      Questa problematica potrebbe essere facilmente risolta con un po' di buon senso, ma se proprio non vi si riesce, si può sempre citare in giudizio i vicini avanti al Giudice di Pace ovvero, in presenza di regolamento condominiale che vieti tali condotte, avanti al Tribunale Civile.

      Se altre persone fossero disturbate dal comportamento descritto, potrebbe sussistere anche il reato di rumori molesti, mentre il reato di lesioni – colpose – sussisterebbe solo in caso di danno alla salute.

      Certo di aver chiarito i Suoi dubbi, porgo cordiali saluti.

      Elimina
  55. Buonasera avvocato.
    Le scrivo per esporle il mio problema.
    E' da circa un anno che i rapporti con il mio vicino che abita nell'appartamento sotto il mio sono peggiorati, premetto che io e mia moglie abitiamo in un contesto di 10 appartamenti, costituiti tipo villette a schiera con ognuno il proprio ingresso indipendente su una soluzione di tipo cielo e terra.
    Fino all'anno scorso nel nostro condominio non avevamo l'amministratore, mentre ora grazie anche alla mia insistenza siamo riusciti a nominarne uno perchè dovevamo fare di lavori di ristrutturazione e non si riusciva a trovare una soluzione.
    Premetto che il mio vicino non ha mai accettato la presenza dell'amministratore, tanto e vero che non ha mai partecipato a nessuna assemblea ed ha votato sempre "no" su qualsiasi proposta a prescindere dall'argomento, questo ha causato una rottura tra noi ed il nostro vicino, dovuta sopratutto ad una situazione che già si basava sulla sopportazione di alcuni atteggiamenti, atteggiamenti che sono peggiorati e che hanno portato alla situazione attuale.
    Praticamente è da più da un anno che io e mia moglie siamo dei prigionieri in casa, infatti dobbiamo sopportare i continui rumori che il nostro vicino produce, spostando sedie, tavoli e poltroncine, rumori che in caso di ospiti, questi vengono aumentati con la conseguenza che ci sono delle sere che per il rumore non riusciamo nemmeno a sentire la televisione, non solo, infatti tutte le sere dopo la cena iniziano le pulizie, dove iniziano nuovamente i rumori di spostamento violento di sedie, tavoli e poltroncine, con tanto di aspirapolvere "silenzioso" ma che in realtà si sente benissimo il passare delle ruote tanto che sembra di avere un pattinatore in casa.
    Ho fatto presente della cosa al vicino che come risposta ha minacciato me e mia moglie di querela perchè lui è una persona per bene e che ben visto da tutti, ho quindi richiesto l'intervento del nostro amministratore chiedendo l'invio di una lettera generica dove si chiedeva il rispetto dei vicini e di non fare rumore, il nostro amministratore ha invece preferito parlare direttamente con l'interessato con il risultato che ci sono state le ennesime minacce di querela al nostro amministratore a noi e a tutti quelli che avrebbero dichiarato che lui era una persona maleducata, inoltre in ogni intervento che ha realizzato nel suo appartamento non ha mai chiesto il permesso a me e mia moglie, e neanche ora che abbiamo l'amministratore la situazione non è cambiata tanto e vero che senza chiedere niente ha fatto ridipingere la parte di facciata che è in comune alla mia con il risultato che ora abbiamo una casa bicolore.
    Purtroppo agli altri vicini tutto questo non importa perchè a loro non da problemi ed i rumori li sentiamo noi, di conseguenza ho anche richiesto un regolamento di condomino al nostro amministratore, ma già mi ha detto che difficilmente vedrò accolta la mia richiesta perchè il regolamento deve essere approvato da tutti i condomini e già sappiamo che il nostro vicino non lo vuole.
    Io e mia moglie non sappiamo più cosa fare, e stiamo pensando di andarcene nonostante tutti i sacrifici fatti per acquistare questo appartamento, perchè il solo pensiero di tornare a casa alla sera ci crea un senso di malumore e malessere che non ci fa più vivere bene, ed in alcune occasioni io stesso ho perso la pazienza "bussando" violentemente nel pavimento sperando di far smettere il baccano, purtroppo è stato un mio errore perchè a causa della maleducazione del mio vicino rischio di passare dalla parte del torto.
    Purtroppo non sappiamo più cosa fare.
    La ringrazio anticipatamente per una sua eventuale risposta.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

      Elimina
    2. Caro Lettore,

      bisogna intervenire con una diffida legale, una successiva azione civile, anche cautelare ed, eventualmente, con una querela per rumori molesti e lesioni, nel caso in cui i rumori disturbino il sonno e creino stati di ansia.

      Dalla descrizione dei fatti non escludo, neppure, ipotesi di stalking.

      Cordiali saluti.

      Avv. Renato Musella

      Elimina
  56. Buongiorno Gent.mo Avvocato , ho deciso di rivolgermi anch'io ad un legale perchè da 7 anni sopporto una situazione intollerabile . Abito al 1 piano di un condominio composto da 6 piani quindi 12 appartamenti . E' fatto un pò strano perchè ci sono 2 piani con i garage di cui uno rialzato che confina con il mio piano . Ebbene un condomino di quasi 60 anni da quando è venuto ad abitare lì ha adibito il suo garage a taverna piano bar , canta e suona la chitarra elettrica con tanto di base di batteria ed altoparlanti . A volte suona in compagnia di un'altro esaurito di condomino.Nell'ultimo anno si è dato una calmata nel senso che suona solo di sabato pomeriggio 3/4 ore ininterrotte ed a volte anche alla domenica pomeriggio , quasi sempre fregandosene del divito di fare rumori molesti dalle 14 all 16 ed oltre le ore 22,00 . Su consiglio del legale ho iniziato a redigere un diaro annotando gli orari e cosa fa e come lo fa , e posso assicurare che adesso che arriva l'estate anche con le finistre chiuse è impossibile resistere in casa dal rumore e fastidio che provoca e nemmeno se alzo la TV a tutto volume . Gli altri condomini sono solo dei gran pecoroni che sicuramente sentono ma fanno finta di niente , ma io non ce la faccio più . Purtroppo non ho i soldi per intentare una causa , volevo produrre le prove fonometriche e chiedere i danni morali o fisiologici , visto che sono malata di Sclerosi Multipla ed ho proprio scelto di vivere lì per la pace e tranquillità che c'era . Adesso dopo aver più volte chiesto verbalmente la sospensione di tali attività , e visto che mi dice ridendo che fino all 22 si può , vorrei fargli scrivere dal legale una bella lettera pesante di diffida , ma vorrei un consiglio da Lei perchè vorrei veramente vincere e se possibile fargli insonorizzare il garage , e anche fargli pagare un pò di soldi in danni . Cosa mi consiglia ? Purtroppo non ho i soldi per fare le cose fatte bene , ma nemmeno voglio farmi venire un esaurimente per un idiot .
    Grazie per il consiglio che vorrà darmi .

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Cara Lettrice,

      contro i vicini bisogna intervenire con una diffida legale, una successiva azione civile, anche cautelare, ed eventualmente con una querela per rumori molesti e lesioni, nel caso in cui i rumori disturbino il sonno e creino stati di ansia.

      Dalla descrizione dei fatti escludo, invece, l'ipotesi di stalking.

      Non ho ben compreso se con la condotta molesta venga violato il regolamento condominiale, nel qual caso, l'Amministratore dovrà senz'altro intervenire.

      Se ha finanze limitate, può rivolgersi al gratuito patrocinio e, se portatrice di handicap, può sporgere denuncia-querela (gratuita), nel qual caso la P.G. è tenuta a prendere la denuncia a domicilio.

      Cordiali saluti.

      Avv. Renato Musella

      Elimina
  57. salve gentile avvocato
    volevo esporle il mio problema . Da un anno e mezzo convivo con il mio ragazzo e da quando sono in questo appartamento vivo la vita degli inquilini di sopra . Si tratta di una famiglia composta da madre padre e tre bambini di 4 ,6 e 7 anni ..insieme a loro vive anche la nonna ; quindi un totale di 6 componenti. La mia sveglia coincide oramai con la loro ..utilizzo di zoccoli ,tacchi corse dei bambini mattutine che si protraggono dalle 6:30 alle 8 finchè non escono per recarsi a scuola . Premetto che io ,dovendo studiare ,sono molto spesso in casa tutto il giorno quindi sento , mio malgrado tutto quello che fanno . All'inizio i primi mesi che eravamo qui abbiamo pazientato dandogli il tempo di abituarsi al fatto che ci fosse qualcuno sotto .Poi ,dopo circa sei mesi , sono andata io su a chiedere nel modo più gentile possibile di limitare i rumori . La tregue è durata un giorno e poi hanno ricominciato . Aspettiamo qualche mese e poi torna su il mio ragazzo , sempre gentilmente chiede di limitare i rumori di zoccoli corse ecc ecc. Anche qui la tregua dura un giorno e poi hanno ricominciato . Ogni giorno costantemente si ripete il copione , zoccoli corse tacchi corse giochi . Esasperati abbiamo chiamato il proprietario del nostro appartamento il quale si è rivolto ad un legale . Ci ha consigliato di inviare una prima raccomandata di lamentele a lui stesso , e dopo averla ricevuta si sarebbe poi recato lui dagli inquilini di sopra per cercare una soluzione e una strada per risolvere la questione . La risposta degli inquilini rumorosi è stata la seguente :" chiamate i carabinieri noi non possiamo fare più piano di cosi". Dopo questo ennesimo episodio abbiamo pazientato ancora un paio di mesi ..sebbene la situazione si sia calmata leggermente ..la sveglia forzata l 'utilizzo di calzature inappropriate e le corse dei bambini sono rimaste una costante . Esasperati , io e il mio ragazzo abbiamo deciso di mandare una lettera al nostro proprietario avvisandolo che ormai noi non c'è la facciamo più e abbiamo deciso di procedere all' invio della disdetta del contratto di locazione . Il proprietario ha deciso di far redarre dal sui legale una lettera di reclamo da indirizzare agli inquilini di sopra , chiedendo la cessazione dei rumori molesti pena una causa per risarcimento dei danni . Tutto questo è successo una settimana fa , la lettera non è ancora stata inviata ..verrà inviata in questi giorni . Ora mi domando questo , gli inquilini di sopra possono denunciarci per calunnia? Lo domando perché proprio in quest'ultima settimana c'è un silenzio che non c'è mai stato . La mia paura adesso è questa , di passare dalla ragione al torto ...mi scuso per il discorso un pò lunghetto .

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Cara Lettrice,

      la calunnia, in breve, sussiste quando qualcuno denuncia una persona per un reato che sa non essere stato commesso.

      Alla luce di quanto da Lei riferito, 1) non leggo di denunce presentate e preciso che una lettera di diffida non è una denuncia, ma un atto di parte, 2) voi state esercitando un Vostro diritto ed immagino che abbiate delle prove a sostegno delle Vostre ragioni. Se i Vostri vicini hanno imparato l'educazione solo a seguito di contestazioni, peggio per loro.

      Saluti.

      Avv. Renato Musella

      Elimina
    2. Sono il proprietario di un appartamento sottostante e sono vittima da circa un decennio di disturbi sonori e disturbi tipo ritrovamento sul balcone di acqua, scoli di rifiuti, pipì di cane, terriccio etc. Ho cercato attraverso la comunicazione con gli interessati di farli smettere e per tutta risposta sono stato chiamato dall'Amministratore che mi ha notificato, verbalmente, la volontà degli inquilini sovrastanti di diffidarmi legalmente. Di conseguenza, i miei richiami successivi sono avvenuti tramite altri condomini o tramite l'Amministratore. Ultimamente, dopo una notte insonne per runori (pianoforte strimpellato fino alle due di notte passate), qualche notte dopo, alle dodici e mezza circa, ho chiamato i carabinieri. Alla loro vista i fastidi sono cessati e i carabinieri, pertanto, hanno dovuto redigere un verbale dal quale risulta che hanno trovato completo silenzio. A tale intervento dei carabinieri e seguita una querela nei miei confronti quale responsabile di un esaurimento nervoso ai vicini e di persecuzione nei loro confronti. Io sono stato tanto stupido da non costruire mai prove, per cui sono passato dalla ragione al torto, da un cittadino perbene a quasi un ...... Preciso che i condomini ai quali mi ero rivolto per non dialogare più con gli inqulini del piano di sopra, come pure l'Amministratore mi hanno definito ai carabinieri come una persona perbene ma, comunque con atteggiamenti esasperati; inoltre, loro (i condomini - che abitano sopra o a lato dei "disturbatori" ) non hanno sentito mai niente, ma solo le mie lamentele (mentre a me avevano più volte riferito che sentivano anche loro). Non sò come finirà, ma per la prima volta nella mia vita - oltre a soffrire per gli stati d'ansia, attacchi di panico, ipertensione ed altro come interventi al pronto soccorso mai refertati per non fare del male a nessuno, ricorsi al neurologo ed al cardiologo - a circa settant'anni mi sento veramente di merda e stò veramente male e impaurito. Avvocato, può rispondermi? Cosa posso fare? Non sò come contattarla!

      Elimina
  58. gentilissimo avv.
    Spero chelei legga il mio mess.
    Ilproblema è il paco dove vive mia madre che è una persona malata e essendo io l'unica figlia femmina passo il 90% del mio tempo a casa sua e con me anche i miei due figlioletti di 13 e 8 anni...che dopo un inverno trascorso tra le mure domestiche scendono giù a giocare e mi pare pure ovvio...ma come ogni anno c'è sempre il rompiscatole di turno che brontolano che non possono giocare ecc.... io stavo leggendo che adesso c'è una legge che tutela i bambini al GIOCO NEI CORTILI ALL?ARIA APERTA... questa è la mia richiesta un approfondimento su questo discorso..
    Poi deve sapere che difronte c'è un'altro parco con altri bambini 2 o 3 amichetti di mio figlio e loro dicono che non possono giocare insieme ognuno nel proprio parco addirittura oggi una persona li a cacciati ma non le sembra crudele....questi due parchi sono separati da una cancellata che delinea il confine tra loro( che dice compro dei pigiamini a strisce e riscrivo la trama di un noto film) mi scusi stavo scherzando ma sono disperata e non so che cosa dire più a miei figli che continuano a dire che è un ingiustizia ... mi preme dire che sono la prima a far rispettare gli orari e altre cose per non disturbare visto mia madre che è anziana e malata...grazie mille Iolanda

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Cara Lettrice,

      non è chiaro se si riferisce a spazi pubblici o a cortili privati.

      Presupponendo che Lei faccia riferimento a cortili condominiali, rilevo che la Legge di Riforma del Condominio n. 220/2012 non contiene alcuna previsione in favore dei giochi dei minori nel cortile condominiale.

      Solo il Comune di Milano ha eliminato dal Regolamento di Polizia Locale il divieto dei giochi dei bambini nei cortili condominiali.

      Ciò non implica che un Regolamento Condominiale, anche in un edificio nella città di Milano, non possa prevedere tale divieto.

      Pertanto, qualora il Regolamento di Polizia del Suo Comune e/o il Regolamento di Condominio vietino i giochi in cortile, Lei commetterebbe un illecito amministrativo e/o contrattuale facendo giocare Suo figlio in spazi ove non è consentito.

      Qualora non vi sia alcun divieto, invece, i giochi sono permessi, con il limite della tollerabilità delle immissioni prodotte.

      Per quanto riguarda il diritto di Suo figlio di giocare nei cortili altrui, se lo fa con il permesso di un soggetto legittimato, sarà quest'ultimo a rispondere di eventuali violazioni.

      Saluti.

      Avv. Renato Musella

      Elimina
  59. Buongiorno Avvocato.
    Volevo sapere se lo stalking condominiale può essere applicato anche fuori da un condominio.
    Vs luogo di culto abusivo in edificio deposito/magazzino a noi adiacente.
    Il proprietario lo ha affittato come luogo di lettura e si è trasformato in tutt'altro. Ringrazio cordialmente.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Cara Lettrice,

      lo stalking è un reato che implica una condotta persecutoria da parte di un soggetto nei confronti di un altro.

      Eventuali illeciti commessi in un immobile adiacente al Vostro, dovranno essere denunciati in quanto tali ed allo stesso modo saranno perseguiti e puniti.

      Si parla di stalking quando vi è da parte del soggetto agente (il criminale che tiene la condotta penalmente rilevante) una condatta di atti persecutori rivolta contro la vittima, a prescindere dal fatto che vi sia un rapporto di vicinato tout court.

      Ad esempio, se Lei fosse perseguitata da una persona che prende il Suo stesso autobus e che alla fermata la perseguita e la molesta, senz'altro si potrebbe configurare il reato previsto e punito dall'art. 612 bis c.p.

      Per poterLa aiutare dovrei avere un racconto più dettagliato e circostanziato.

      Saluti.

      Avv. Renato Musella

      Elimina
  60. gentile avvocato, mi sono trasferita da circa un mese in un appartamento al secondo piano di una palazzina di tre piani. oggi pomeriggio mi ha telefonato la padrona di casa dicendomi che in condominio è assolutamente vietato fare la doccia dopo le 22:00! questo dopo che sabato sera, mentre stavo facendo la doccia verso mezzanotte, un condomino (penso quello di sotto), ha bussato violentemente e ripetutamente contro il muro. facendo sicuramente più rumore rispetto alla doccia. ho risposto alla padrona di casa che le persone si lavano prima di andare a letto ma non ha voluto sentire ragioni. anch'io sento il rumore dell'appartamento al piano di sopra, a volte anche fino all'una di notte, da fastidio ma un minimo di tolleranza ci vuole, e poi non penso che il rumore provocato da una doccia sia così catastrofico. le dirò che gli inquilini si sono lamentati anche durante il trasloco dicendo che sentivano mio figlio di 4 anni piangere durante la notte quando non dormivamo ancora qua. secondo me essendo tutte persone over 50 e tutti pensionati non hanno niente di meglio da fare che rompere le scatole ai nuovi venuti. per non parlare del fatto che la prima settimana in cui dovevo fare le pulizie delle scale si sono lamentati facendomi telefonare sempre dalla padrona perchè il martedì non avevo ancora pulito, mentre quando è il turno degli altri nessuno pulisce dato il livello di sporco delle scale. si vede che i nuovi arrivati danno fastidio in quanto unica coppia giovane del palazzo. ma mi possono vietare di fare la doccia dopo le 22 se nel regolamento condominiale non c'è scritto niente a riguardo? la ringrazio cordialmente!!!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Cara Lettrice,

      mi pare che qui sia Lei la vittima ingiusta di uno stalking condominiale, a contrario, in quanto Le si vogliono impedire gesti normali, che non arrecano disturbo e che non possono essere vietati nè dalla Legge nè da qualsivoglia regolamento condominiale.

      Come un condomino che produce forti immissioni di rumore non potrebbe trincerarsi dietro la scarsa insonorizzazione dell'immobile, così i condomini non possono invocare alcuna tutela legale, se normali gesti quotidiani sono percepiti come molesti proprio a causa della scarsa insonorizzazione.

      Il fatto che i Suoi vicini sentissero piangere Suo figlio quando non era in casa, è proprio sintomatico di un animus nocendi, finalizzato ad attacchi gratuiti, forse proprio al fine di limitare le Sue libertà ed i Suoi diritti,

      A mio avviso, in queste situazioni si deve agire subito e con forza, perché queste persone potrebbero coalizzarsi contro di Lei (e mi pare che siano già sulla buona strada).

      Saluti.

      Avv. Renato Musella

      Elimina
  61. Buonasera avvocato
    Vorrei se posso illustrarle la mia situazione. Vivo in casa di proprietà al piano terra e sopra di me vi è un app.to di mio zio affittato ad una famiglia nella quale attualmente e da circa un anno e mezzo vivono padre madre figlio con rispettiva moglie e il loro figli o piccolo di circa due anni. Premetto che nei dieci anni prima l inizio di questa locazione ce ne sono state altre ma mai nessun problema. Ora invece nonostante i soldi spesi in tentativi di insonorizzazione il baccano è a dir poco insopportabile. La sera è un continuo calpestio e trascinamenti vari e cose che cadono, non sono magari rumori continui ma quando capitano anche con la tv a vulumi alti non riusciamo a coprirli. Poi sere che fino a mezzanotte passata, di sabato anche le tre di notte, calpestii e altri strani rumori che comunque disturbano il sonno. Ho parlato piu volte con loro e mio zio ma risultati non ne ho ottenuti. Non abbiamo un regolamento condominiale. Vorrei far inviare dal legale una diffida ma qui il problema è che stoe sto cercando di vendere l appartamento per ché tra un anno circa mi trasferiro. Che influenze puo avere una diffida, o quello che puo avvenire dopo di qesta, su un eventuale successiva vendita? Vorrei aspettare e dicciamo tener duro ma sono ormai arrivato al punto di far fatica ad entrare in casa mia!!! Cosa mi consiglia? Grazie per l attenzione e per l utilissimo spazio dedicato a questo problema tante forse troppe volte sottovalutato.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Caro Lettore,

      contro i vicini bisogna intervenire con una diffida legale, una successiva azione civile, anche cautelare, ed eventualmente con una querela per rumori molesti e lesioni, nel caso in cui i rumori disturbino il sonno e creino stati di ansia.

      Dalla descrizione dei fatti non escludo, neppure, ipotesi di stalking.

      Tenga in considerazione, che in questo caso Lei non può assolutamente sottacere al compratore la situazione di insalubrità ambientale, che costituisce un vizio dell'immobile ex art. 1492 cod. civ.

      Peraltro, sottacendo questo grave problema, qualora riuscisse a vendere l'immobile, vi sarebbero gli estremi della responsabilità precontrattuale per violazione degli obblighi generali di buona fede nel corso delle trattative, in violazione delle norme di cui agli artt. 1337 e 1338 cod. civ,, e potrebbe anche profilarsi un vizio della volontà, nella forma del dolo contrattuale, con conseguente diritto dell'ignaro compratore di chiedere l'annullamento del contratto.

      Ne consegue che o Lei prima di vendere risolve il problema oppure vende con uno sconto sul prezzo, in ragione del vizio, per poi citare in giudizio la proprietà dell'immobile soprastante e gli occupanti.

      Cordiali saluti.

      Avv. Renato Musella

      Elimina
  62. Gentile Avvocato Musella,
    mentre le scrivo sono le 3.30 del mattino: un'altra notte insonne da trascorrere sveglia di fronte al pc, a causa di vicini che definire rumorosi e ineducati alla vita di appartamento è generoso. Anche stanotte, come molto spesso accade, verso la una del mattino il ragazzino (ventenne) dell'allegra famigliola dell'appartamento affianco rincasa con la sua gigantesca automobile americana, con la cinghia difettosa o allentata (non me ne intendo) e dunque rumorosissima, che parcheggia molto vicino alle mie finestre (a non più di due metri di distanza dalla finestra della mia cameretta.)

    Dall'auto, insieme al ragazzino, scendono altri quattro amici ventenni: il cane (pastore tedesco) che vive nell'appartamento di queste persone, come sempre quando rientra il padrone a notte fonda, si pianta dietro la porta e comincia ad abbaiare senza tregua, finché il ragazzino e gli amichetti ospiti non sono in casa. La mia porta guarda in faccia alla loro porta, l'ingresso è comune.

    Questi vicini hanno il vizio di sbattere la porta (blindata). Alle volte sobbalzo anche quando mi trovo all'altro lato della casa. In più, il via vai notturno, accompagnato naturalmente dagli schiamazzi del cane che non viene ripreso, ci ha tolto il sonno. La televisione è mantenuta a volume impressionante: riesco a riconoscere il programma che stanno guardando (a notte fonda) dal corridoio d'ingresso, e odo il sonoro anche dalla mia camera da letto.

    Alle volte mettono musica alta; quando non è la musica è l'aspirapolvere (categoricamente da impiegare tra le 22 e le 24.00, mai prima). Se non è questo sono gli amichetti da invitare a casa di notte, che naturalmente non hanno freni inibitori nel parlare a tono moderato. Se non è neppure questo, è la volta del pastore tedesco lasciato libero negli spazi comuni senza guinzaglio (è un cane mordace, ha già morsicato me ed altre due persone).

    Sistematicamente questo maledetto cane abbaia quando i padroni tornano o vanno (frequentemente, anzi direi sempre, di notte), abbaia quando qualcuno suona il loro campanello o il mio, quando arrivano o se ne vanno ospiti miei o loro.... Insomma, questo cane abbaia e ringhia a chiunque varchi la soglia, a qualunque orario ciò accada.

    Inoltre, tali vicini hanno oberato il corridoio d'ingresso comune con un armadio comparso dal nulla (tra l'altro una libreria senza ante, quindi con tutto a vista) e lo ingombrano con gli oggetti più disparati (palloni, ciabatte, sacchi, scatole, ombrelli, etc.) Un bello spettacolo appena uno entra in casa!
    Parcheggiano praticamente davanti alla porta d'ingresso. Non è tutto qui.... ci sono tante altre piccole cose tipo peli e lavaggio delle parti comuni, oltre al parcheggio dei loro visitatori, su cui sorvolo. Per me la cosa principale è il rumore. Troppo e troppo frequente, e sempre di notte.

    Cosa faccio?
    Non c'è regolamento condominiale. Il proprietario abita al piano inferiore, sente anche lui, anche lui è stato morso. E' locatore sia del mio che del loro appartamento (al piano superiore rialzato) che confinano e sono entrambi abbastanza piccoli.

    RispondiElimina
  63. Buongiorno .sono una donna che vive in una palazzina a due piani di cui il piano terra di mia proprietà e il secondo di un'altra persona. La signora di sopra a 3 cani nel giardino che distano dalla finestra di camera mia nemmeno tre metri.le lascio immaginare la confusione e il disturbo notturno che provocano a me e i mie figli piccoli. Non bastano questo la signora non pulisce gli escrementi e la pipi delle bestie e il puzzo e talmente forte che sono stata costretta a comprare dei condizionatori perché l'estate sono costretta sia per l'odore e il rumore a tenere le finestre chiuse.ho già chiamato vigili e ASL ma oltre a multe non hanno potuto fare altro.nel frattempo la signora mi scuote coperte piene di pelo di gatto nel mio giardino e queste quando la finestra e aperta entrano nella mia a casa insieme a capelli perché pulisce le spazzole e butta i capelli giù. Non bastano mi sgocciolare i panni sempre nel mio viale avvolte bagnando i mie panni o meglio quelli dei mie bambini.non so se aggiungere altro le basterebbe .ho provato con carabinieri e vigili ma la risposta che loro non possono intervenire perché è proprietà privata.io non so più cosa fare .sto pensando di vendere sono disperata.mi dica lei come posso muovermi per poter risolvere la situazione più velocemente possibile sono disperata.mi sono anche dimenticato Ata di dirle che la fossa e in comune e trovandosi nel mio giardino sono costretta tutti gli anni a me e spese a pulire perché la signora intesa con guanti e altro ancora e si rifiuta di pulire. La ringrazio anche solo per avere letto.cordiali saluti maria

    RispondiElimina
  64. Carissimo avvocato, ecco la mia storia.
    Dal 2008 sono proprietario di un appartamento,dove vivo con mia moglie. Fino a 4 mesi fa avevo come vicina una persona anziana, molto tranquilla che ha venduto l'appartamento ad un avvocato che a sua volta ha dato in affitto l'appartamento ad un signore napoletano che convive con la sua ragazza.
    Da quel momento purtroppo non vivo piu' sentiamo tutto il giorno vari rumori, come stereo a tutto volume, sbattimento di porte, discorsi e liti a voce molto alta anche in tarda notte dove, come da reg.to di condominio ci dovrebbe essere un po' di silenzio. Ma il top sono gli atti sessuali con orgasmi di vario tipo che si sentono in tutta la casa. Educatamente quattro o cinque volte li ho richiamati al rispetto ed a non valicare il limite di decenza, senza esito. Per una persona di Napoli e' tutto consentito? Immaginarsi se posso portare qlc a casa mia, amici parenti o mia nipote che ha 11 anni e che fino a poco tempo fa veniva a dormire da noi. Mi e' impossibile.
    Mi sono rivolto all'amm.stabili che ha inviato una lettera al proprietario, ma ad oggi senza esito. Caro avvocato, per favore mi dia un consiglio su cosa posso fare. Grazie mille anticipatamente

    RispondiElimina
  65. Gentile Avvocato,
    da Marzo di quest'anno vivo in affitto con la mia famiglia in un appartamento al piano inferiore di una casa. Al piano superiore vive una signora anziana, immobilizzata a letto, e la sua badante. Da questo ci è stato raccontato, la badante aveva uno stile di vita molto "libertino" che ora con noi al piano di sotto non può più avere. Il punto è che a noi la casa ci è stata presentata sia dall'agenzia immobiliare che dal proprietario e da lei, come silenziosa e in una zona molto tranquilla. La casa presentava già diversi problemi (muffa, sanitari inutilizzabili, prese della corrente non a norma, sporcizia), ma mio padre, in quanto muratore, e di comune accordo con il proprietario ha svolto tutti i lavori necessari per rendere la casa abitabile. Pian piano abbiamo scoperto che la casa non è insonorizzata e si sentono tutti i rumori della vicina di sopra, che si impegna ad essere particolarmente rumorosa per una sorta di vendetta nei nostri confronti. A nulla è servito parlare con lei (ha svuotato la paletta dell'immondizia in testa a mia madre), con il proprietario che finge di non crederci nonostante gli abbia fatto vedere video e registrazioni. L'unica cosa che dice è che dobbiamo tollerare. Ci siamo rivolti ad un avvocato che ha mandato una lettera, in cui vengono spiegati i comportamenti molesti della Sig.ra (spazza e butta tutto dal balcone anche se abbiamo i panni stesi, annaffia le piante e fa cadere l'acqua e il terriccio giù, cammina per casa con scarpe rumorosissime, possiamo fare niente senza che lei guardi dalla finestra, ecc.), ma non c'è stato alcun cambiamento. I miei hanno provato a riparlarci, ma quest'ultima, insieme alla sorella, hanno insultato in tutti i modi i miei genitori e hanno ribadito più volte che loro dentro casa loro fanno quello che vogliono. Ora le domande sono: è possibile pretendere che il proprietario ci restituisca i soldi che abbiamo speso per rendere abitabile la casa, soprattutto la manodopera di mio padre? Considerando i problemi, dobbiamo spedire la disdetta 6 mesi prima? Ci hanno consigliato di rivolgerci anche all'agenzia immobiliare dove abbiamo preso la casa per denunciare l'accaduto; lei cosa ne pensa?

    RispondiElimina
  66. Gentile avvocato, stiamo facendo causa ad una associazione (scuola di ballo) che si è allocata sotto il mio appartamento e non permettendoci più di vivere: Hanno fatto un isolamento parziale e si sono fatti rilasciare il certificato di impatto acustico. Nel momento in cui siamo andati a vedere lo stato dei luoghi col ctu abbiamo constatato che hanno sostituito casse e impianto hi fi (rispetto a quello fotografato nel loro certificato. Quando finiremo le perizie,rimetteranno il vecchio impianto e noi continueremo a morire. E' lecito tutto questo?

    RispondiElimina
  67. Gentile Avv. le scrivo per esporle il caso contrario e per chiederle un parere. Sono proprietaria di un appartamento fittato ormai da molti anni a 4 studentesse. Ci tengo a precisare che, si tratta di persone di mia fiducia, ragazze che frequentano studi universitari e che lavorano sodo per potersi anche pagare l'affitto dell'appartamento e le tasse per gli studi. Da anni, convivo purtroppo con una problematica che mi sta costringendo ad intraprendere le vie legali, in quanto divenuto intollerabile. Ed invero, la proprietaria dell'appartamento sottostante al mio, posto al secondo piano, in maniera reiterata continua a fare dispettucci di poco conto a queste studentesse (suona al citofono alle 6 di mattina, bloccando il tastierino del citofono per farlo suonare di continuo, bussa in maniera violenta alla porta per svegliarle generando il loro panico ecc..) e, ultimamente, chiama quasi ogni sera intorno alle 23.00 circa il custode del palazzo in quanto sostiene di sentire le voci del parlare delle ragazze che, durante le ore di cena si intrattengono intorno al tavolo della cucina. i suoi atteggiamenti sfociano spesso in offese gravissime aggravate soprattutto dai casi in cui il vociare che sente, prevede anche la presenza di uomini in casa.
    più volte verificatisi questi episodi le studentesse che hanno il massimo garbo e il rispetto del vivere comune, adottando alcune piccole accortezze quali, non utilizzare scarpe rumorose ecc.. le chiedo un cortese riscontro ed un consiglio su come procedere per far cessare questo atteggiamento eccessivo e chiedere un minimo di tolleranza delle normali abitudini quotidiane perché ci sentiamo ostaggi e prigionieri in casa nostra.

    La ringrazio anticipatamente

    RispondiElimina
  68. Buonasera,
    nel condominio in cui vivo, da qualche anno è stata aperta una scuola di musica. Già dall'inizio dell'attività, mi sono lamentata del rumore della batteria, che sento perfettamente dalla mia camera, anche abitando al secondo piano. Il proprietario della scuola, dopo le mie lamentele, aveva cominciato a far usare la batteria elettronica, riducendo il rumore. Da qualche tempo, hanno ricominciato a suonare la batteria acustica, più volte a settimana, ed inoltre usano il negozio come sala prove. Nel regolamento di condominio, che è contrattuale, è specificato che i locali a piano terra "possono essere destinati a negozi...senza impiego di macchinario che provochi rumori o scuotimenti..." e che "ogni comproprietario si impegna ad astenersi da qualunque fatto che possa arrecare danno, pericolo, molestia o disturbo a cosa o persona anche per effetto di segnalazioni, rumori od altro". È anche specificato che non si può suonare dopo le 11.
    Cosa posso fare per tornare a vivere tranquillamente a casa mia? Sono l'unica persona che si lamenta, perché chi vive al primo piano passa la maggior parte del tempo in una stanza che non è direttamente sopra al negozio e sopra di me non c'è nessun altro. Spero che Lei possa aiutarmi, perché davvero non ce la faccio più.
    Grazie.

    RispondiElimina
  69. Gentile avvocato, abito in una villetta a fianco della quale c'era un altro complesso di appartamenti che successivamente sono stati ristrutturati e uno dei quali è stato dato in affitto a un associazione che si occupa di attività didattiche e centro doposcuola per dei ragazzi con disabilità e problemi di apprendimento. Da un mese circa hanno installato un canestro nel loro cortile e tutti i giorni dalle 13.30-14 alle 17-18 sono in cortile a palleggiare e fare rumore.
    Posso fare qualcosa per far cessare tali rumori?

    RispondiElimina
  70. Gentile Avvocato, siamo proprietari di un appartamento che in maggio abbiamo dato in locazione.
    Le persone che abitano al piano di sopra, hanno due bambini assai rumorosi e molesti; spesso gli è stato fatto notare il chiasso fatto dai bambini ma arma risultato.
    Ora, la nostra inquilina lavora su turni e sia lei che noi con educazione abbiamo chiesto più silenzio.
    Lo scorso sabato abbiamo incontrato il padre per le scale, e nonostante la nostra lamentela dopo poco di nuovo rumore.
    Le porte persino tremano.
    Cosa ci consiglia di fare?
    Grazie

    RispondiElimina
  71. Gentile Avvocato, siamo proprietari di un appartamento che in maggio abbiamo dato in locazione.
    Le persone che abitano al piano di sopra, hanno due bambini assai rumorosi e molesti; spesso gli è stato fatto notare il chiasso fatto dai bambini ma arma risultato.
    Ora, la nostra inquilina lavora su turni e sia lei che noi con educazione abbiamo chiesto più silenzio.
    Lo scorso sabato abbiamo incontrato il padre per le scale, e nonostante la nostra lamentela dopo poco di nuovo rumore.
    Le porte persino tremano.
    Cosa ci consiglia di fare?
    Grazie

    RispondiElimina

Lettori fissi